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Le canzoni più strane e assurde dei System Of A Down

Nel corso della loro carriera i System Of A Down hanno realizzato una serie di grandi capolavori, che in molti hanno sottolineato e apprezzato per la loro incredibile bellezza e per tutto il talento della formazione armeno-statunitense, che ha sempre dato il massimo in sede di registrazione e di incisione di particolari canzoni. Allo stesso tempo, molti album sono bilanciati anche dalla presenza di testi più leggeri, provocatori o comunque con un significato non troppo impegnato come le sopraccitate canzoni. Vogliamo parlarvi delle canzoni più strane che siano mai state realizzate dai System Of A Down, e che presentano testi a dir poco assurdi.

Vicinity Of Obscenity

La prima canzone che non poteva non essere citata tra le più strane e assurde di sempre dei System Of A Down è Vicinity Of Obscenity, brano facente parte di Hypnotize. La canzone in questione presenta un testo incredibilmente particolare, segnato dalla presenza e dalla ripetizione ossessiva di due parole, banana e terracotta. La ripetizione di queste due parole, che avviene in modo incredibilmente rapido all’interno del brano, si alterna alle urla impazzite di Serj Tankian, che dominano gran parte del brano stesso. Una canzone incredibilmente provocatoria, pubblicata insieme al suo album il 18 novembre del 2005, e che, a dire il vero, piace a molti fan della band stessa.

This Cocaine makes me feel like I’m on this song

Brano dal titolo interminabile, This Cocaine makes me feel like I’m on this song e la quinta traccia di Mezmerize, il quarto album in studio dei System Of A Down pubblicato il 17 maggio del 2005. Ancora una volta è il testo particolarmente strano del brano a rendere la canzone piuttosto assurda nel suo significato e nelle sue intenzioni, tanto da giustificare la nostra inclusione all’interno di questa classifica. La ripetizione ossessiva, in questo caso, e di due versi nello specifico: non c’è niente di sbagliato in me, c’è qualcosa di sbagliato in te.

Queste due frasi si accompagnano ad altri versi piuttosto particolari, all’interno dei quali si nominano un figliastro che non mangia il pesce, gonorrea e gorgonzola. Insomma, non certamente un testo di facile comprensione o di grande impatto significativo.

BYOB

Altro brano presente all’interno di Mezmerize è BYOB, pubblicato il 29 marzo del 2005 come primo estratto del disco stesso. Il brano in questione ha certamente più significato dei precedenti, per quanto presenti un testo piuttosto strano e particolare. Effettivamente, la canzone in questione parla della guerra in Iraq e l’acronimo che dà nome al brano sta per Bring your own bombs, tradotto in portati le tue bombe. Anche il videoclip del brano ha molto significato, grazie alla presenza di maschere, indossate dai soldati, che urlano alcuni termini esemplificativi della guerra e non solo, come Die, Truth, Obey, Buy e God.

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