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5 Hit degli anni ’90 che non sapevi fossero cover

Gli anni ’90 furono un periodo particolarmente fervente per il mondo della musica. Mentre il Grunge riportava in auge i veri ideali del Rock; eclissati dal fenomeno mercificato dell’ Hair Metal nel corso del decennio precedente, i principali artisti sulle scene aguzzavano l’ingegno per scardinare le classifiche internazionali. In quel periodo, abbiamo assistito a straordinari cambi di rotta da parte dei gruppi, ad eventi che hanno radicalmente cambiato il volto della musica e, soprattutto, alla pubblicazione di dischi che, ad oggi, rappresentano pietre miliari dei generi a cui appartengono.

Se la prima metà degli anni ’90 vide l’imperversare del nichilismo Grunge, la seconda assistette all’affermazione del Nu Metal, un genere, la cui egemonia, si sarebbe protratta fino alla prima metà degli anni 2000. In questo contesto, gruppi e artisti in tutto il mondo diedero inizio ad una corsa all’oro di proporzioni mastodontiche, che diede alla luce alcune pietre miliari che, ancora oggi, risuonano nel cuore e nella mente di milioni di appassionati.

Molti gruppi rivisitarono grandi classici della musica, proponendo interpretazioni personali e particolarmente introspettive. Il successo di queste cover portò, spesso, ad eclissare gli artisti che, in origine, avevano messo la firma sulle canzoni riprese. In questa classifica, abbiamo raccolto alcune delle cover più evocative degli anni ’90, vere e proprie hit della musica che hanno dominato le charts internazionali per lungo tempo.

5) Pearl Jam – Last Kiss

Last Kiss dei Pearl Jam venne rilasciata nella raccolta del 1999, No Boundaries, pubblicata per scopi benefici. Il brano, è stato il singolo di maggiore successo della band di Eddie Vedder, arrivando in vetta alla Billboard Hot 100. Ciò che forse non tutti sanno, è che l’iconica canzone dei Pearl Jam è, in realtà, un brano scritto da Wayne Cochran nel 1961.

4) Heart (Feat. Layne Staley) – Ring Them Bells

Nel corso delle sessioni d’incisione per Desire Walks On del 1993, le sorelle Ann e Nancy Wilson delle Heart, invitarono l’allora frontman degli Alice in Chains, Layne Staley, in studio per una reinterpretazione di una gemma rara della discografia di Bob Dylan. Ring Them Bells venne rivisitata dalle Heart nel loro periodo più alto, rendendo questa cover una manifestazione di stile ed emozione unica nel suo genere. L’aggiunta di Staley al mix contribuisce all’unicità del brano, rendendolo semplicemente perfetto. La cover delle Heart di Ring Them Bells divenne una Hit straordinaria immediatamente.

3) Nine Inch Nails – Dead Souls

I Nine Inch Nails hanno dimostrato, diverse volte, di essere una band brillante come poche. Nel 1994, il gruppo venne scelto per prendere parte alla colonna sonora del cult cinematografico Il Corvo. In quell’occasione, il gruppo scelse di rivisitare una traccia dei Joy Division, Dead Souls, rendendo la loro cover una hit senza tempo; perfettamente allineata con il climax della pellicola. Sembrerebbe che i membri della band fossero stati scelti per fare anche parte del cast del film; questa possibilità, però, venne scartata all’ultimo.

2) Counting Crows (Feat. Vanessa Carlton) – Big Yellow Taxi

Il gruppo Alternative Rock dei Counting Crows decise di apparire un’ultima volta in vetta alle classifiche dei singoli con una rivisitazione di un classico firmato da Joni Mitchell. La cover della band di Big Yellow Taxi è una traccia gioviale e nostalgica, capace di irrompere immediatamente nelle charts internazionali. Il gruppo eseguì la canzone in collaborazione con la cantante Vanessa Carlton, particolarmente sottovalutata. La cover dei Counting Crows di Big Yellow Taxi divenne subito una hit, ma poco tempo dopo, la band sparì dalle classifiche di tutto il mondo.

1) Urge Overkill – Girl, You’ll Be A Woman Soon

I film di Quentin Tarantino hanno sempre regalato ai fan della sua opera, meravigliose colonne sonore. Nonostante non tutti brani utilizzati nelle soundtrack dei suoi brillanti lungometraggi diventino hit scardina classifiche, alcune gemme risaltano per il loro straordinario splendore, rimanendo impresse sin dal primo ascolto e spingendosi in vetta alle charts internazionali. Fu il caso, ad esempio, di Girl, You’ll Be A Woman Soon; inserita nella soundtrack del celeberrimo Pulp Fiction, del 1994. Il brano divenne una hit immediatamente, quel che non tutti sanno è che, quella degli Urge Overkill, fosse una cover. A mettere la firma su Girl, You’ll Be A Woman Soon, infatti, fu Neil Diamond nel 1967.

 

 

 

 

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