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Le 5 canzoni hard rock più sottovalutate degli anni ’80

Gli anni ’80 sono stati ricchi di fascino e sorprese per gli appassionato della musica hard rock. Dopo il decennio precedenza, il panorama si è evoluto e ha visto il lancio di numerosi stili innovativi di rock ‘n’ roll, con le prime sfumature di glam rock e metal. Scopriamo subito quali sono, secondo la nostra opinione, le 5 canzoni hard rock più sottovalutate degli anni ’80. Sono brani che non vengono generalmente inseriti negli elenchi riservati ai migliori di ogni epoca, ma nascondono un significato davvero notevole e ostentano una qualità superiore rispetto alla media. Eccoli di seguito.

1. Nirvana – Negative Creep

Verso la fine degli anni ’80, ha fatto la sua apparizione nella scena dell’hard rock lo stile di vita del grunge, preceduto da gruppi come i Pixies e gli Smiths. In un panorama del genere, i Nirvana erano stati un’autentica rivoluzione. Dal primo album BleachKurt Cobain e compagni estrassero il singolo Negative Creep. Si trattava di una vera e propria canzone metal a tutto campo, con notevoli riff di chitarra e la voce frenetica del frontman della band. Il gruppo era così in rampa di lancio e mostrò fin da subito le sue notevoli qualità.

2. Skid Row – Youth Gone Wild

Direttamente dal New Jersey, ecco nella nostra lista gli Skid Row. Non potevano mancare questi esponenti di spicco del cosiddetto hair metal, guidati dalla voce di Sebastian Bach. Una canzone come Youth Gone Wild mise in evidenza tutte le prerogative del complesso americano. Il culmine sarebbe poi arrivato con Slave to the Grind, prima di percorrere una strada più oscura e girare in tour insieme ai Pantera. Il brano presente nel nostro elenco è indimenticabile per ogni amante dell’hard rock.

3. Guns N’ Roses – Reckless Life

Un’altra band iconica dell’hair metal era senz’altro rappresentata dai Guns N’ Roses. Questi ultimi sono stati in grado di riscrivere la storia del rock ‘n’ roll più grezzo. La canzone di stampo punk Reckless Life fu composta addirittura prima dell’album di esordio della band, Appetite for Destruction, che rese Axl RoseSlash e gli altri famosi in tutto il mondo. In questo caso, vanno segnalati anche i riff implacabili del chitarrista ritmico Izzy Stradlin. Axl era un vero cane pazzo e rabbioso, pronto ad azzannare ogni preda davanti ai suoi occhi.

4. Van Halen – Hang ‘Em High

Non è facile trovare un brano sottovalutato nel repertorio dei Van Halen. Durante l’era di David Lee Roth, la band non sbagliava un colpo e sfornava numeri uno a ripetizione. L’album un po’ meno apprezzato degli altri fu Diver Down, dal quale uscì il singolo Hang ‘Em High. In questo pezzo, Eddie Van Halen mise in mostra tutta la sua tecnica ritmica, attraverso un riff memorabile. Un vero sfoggio di hard rock, una delle canzoni più divertenti in assoluto della band di Pasadena.

5. Motley Crüe – Live Wire

Concludiamo con i massimi esponenti della cosiddetta Sunset Strip, i Motley Crüe. Questi ultimi rivendicarono la loro rappresentanza dell’hair metal con un perfetto miscuglio tra energia e teatralità, a metà strada fra i KISS e gli Aerosmith. Il brano Live Wire mostrò le sfumature bank del gruppo, con vaghe somiglianze anche rispetto ai Sex Pistols e ai Black SabbathNikki Sixx manifestò il suo assoluto talento come compositore. Nonostante non avesse avuto un successo straordinario, il singolo viene considerato tra i preferiti dei fan della band.

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