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Metallica, la storia di “To Live is to Die”, una poesia dedicata a Cliff Burton

Quale è la storia segreta di “To Live is to Die”? La canzone viene reputata una vera e propria poesia di commiato dedicata a Cliff Burton scritta dai Metallica stessi per ricordarlo. Si tratta di un pezzo risalente al 1988 ed estratto dal quarto disco del gruppo …And Justice for All. La canzone venne realizzata da James Hetfield, Lars Ulrich e dallo stesso bassista Cliff Burton a cui venne dedicato il brano. La canzone venne proprio iniziata dai tre ma ci volevo due anni perché il brano venisse completato. Per il gruppo non fu semplice riprendersi dopo la morte di Cliff e fare una canzone dedicata era il giusto tributo.

Da dove deriva l’ispirazione della canzone dei Metallica

Il pezzo in questione è quasi completamente strumentale e il testo non viene cantato, ma solamente parlato. Il testo è incentrato su una frase del poeta Paul Gerhardt, autore del Settecento e anche da un altro letterato. Il secondo autore di ispirazione è un romanziere, Stephen R. Donaldson, che scrisse Le cronache di Thomas Covenant l’incredulo. Quest’ultimo libro era uno dei preferiti di Cliff Burton e il bassista aveva annotato alcune frasi precise giusto qualche settimana prima di morire nel tragico incidente. Ma il testo quindi a che cosa si riferisce? Vediamolo.

Il contenuto poetico del testo di “To Live is to Die”

Andando a tradurre il testo “Quando un uomo mente, uccide una parte del mondo / queste sono le tristi morti che gli uomini definiscono erroneamente le loro vite. Non riesco più a sopportare di essere testimone di tutto ciò / Il regno della salvezza non può portarmi a casa”. La canzone ha indubbiamente un piglio poetico decisamente importante e grande “merito” va a Cliff Burton, grande appassionato di letteratura e di poesia. Di fatto “To Live is to Die” è una poesia anch’essa, seppur non completamente inedita come testo (mentre inedita per arrangiamento) e ha ancor più valore perché dedicata a Cliff Burton.

La canzone non venne mai suonata dal vivo fino a…

La canzone non venne mai fatta dal vivo in maniera integrale. Ci sono comunque alcune sezionii del pezzo suonate dal vivo, denominate anche “jam” in gergo tecnico. Si può ascoltare una parte del brano nel disco Live Shit: Binge & Purge. In realtà il pezzo venne fatto dal vivo in maniera completa per la prima volta nel 2011, il 7 dicembre, per festeggiare il 30esimo anniversario dei Metallica. In quel caso fu il bassista attuale del gruppo Robert Trujillo a suonare il brano insieme al resto del gruppo.

L’incidente che costò la vita a Cliff Burton

Ovviamente nel 2011 la canzone non potè essere suonata da Cliff Burton a causa della sua morte, avvenuta nel 1986. Come i fan dei Metallica ricorderanno, Cliff fu coinvolto nel tragico incidente di autobus con il resto della band a Ljungby, in Svezia. Il gruppo si salvò e l’unico a perdere la vita fu proprio il bassista della band. Fu un durissimo colpo per tutti i componenti e in particolar modo per James Hetfield che ne uscì davvero sconvolto da quell’incidente spaventoso.

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