Certo, forse vi sembrerà piuttosto strano, ma l’avvento di internet, del digitale e di tutte quelle piattaforme in streaming, non hanno influito minimamente sulle vendite dei vinili. Questo perché, naturalmente, il suono offerto dal vinile è -ancora oggi- un qualcosa di inarrivabile. La cosa più interessante è che -nonostante l’avvento del Coronavirus- pare proprio che di recente le vendite dei vinili abbiano superato di gran lunga quelle dei CD. Nella prima metà di questo 2020, infatti, gli appassionati di musica hanno speso di più in dischi in vinili che in CD.
L’incendio scoppiato nello stabilimento dell’Apollo Masters in California a febbraio
All’inizio dell’anno, per la precisione a febbraio, abbiamo temuto non poco per il mercato dei vinili a causa di un incendio scoppiato nello stabilimento dell’Apollo Masters in California. L’incendio scoppiato in una delle due fabbriche di vinili di maggior successo al mondo -che ha richiesto l’intervento di ben 80 vigili del fuoco– ha messo in grave pericolo l’intera produzione mondiale di vinili. L’evento, naturalmente, ha scosso l’intera industria musicale e i primi a lanciare l’allarme sono stati Ben Blackwell (co-fondatore della Third Man Records) e Jack White. Fortunatamente però, di recente, alcune statistiche relative alle vendite dei vinili hanno riacceso un barlume di speranza.
Le vendite dei vinili sono alle stelle: superate per la prima volta quelle dei CD
Pare proprio che, dal 1980 ad oggi, non si erano mai visti dati del genere. Secondo la RIAA (Record Industry Association of America), infatti, nei primi sei mesi del 2020 le vendite dei vinili hanno superato i 232 milioni di dollari, mentre le vendite dei CD sono fermi a 130 milioni. Questa piccola, ma significativa, rivincita arriva dopo oltre 30 anni di dominio assoluto da parte dei CD.
L’avvento del Coronavirus e i drastici cali nelle vendite degli album
Naturalmente, poi, con l’avvento del Coronavirus ci sono stati altri clamorosi e drastici cali nelle vendite dei CD e dei vinili stessi. La pandemia da Covid-19 -infatti- ha letteralmente mandato al tappeto le vendite degli album che -stando all’opinione degli esperti- è ai minimi storici. Secondo alcune interessanti statistiche pubblicate da Nielsen Music, le vendite degli album relative alla settimana centrale di marzo (12-19), hanno fruttato circa 1,52 milioni di dollari e, nonostante possa sembrare una cifra importante, la verità è che c’è stato un drastico calo del 29% rispetto alla settimana precedente. E, sempre secondo le statistiche pubblicate dagli esperti, un calo del genere non si verificava dal lontano 1991 (anno in cui, tra l’altro, cominciò il conteggio effettivo delle vendite).