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Chi ha inventato il Progressive Rock?

Il Progressive Rock è un genere particolarmente eclettico. In generale, oggi, identifichiamo con il termine “musica progressiva”, quei paradigmi artistici slanciati verso il futuro, ad opera di musicisti formidabili dalle doti straordinariamente marcate. Il Progressive Rock vide il suo punto di massima espressione negli anni ’70; con alcune delle più grandi band di tutti i tempi che hanno consacrato la propria carriera al genere. Dai Pink Floyd ai Genesis ai Jethro Tull, fino ad arrivare ai King Crimson o agli italiani della Premiata Forneria Marconi; il Rock Progressivo ha accomunato dozzine di gruppi nei suoi anni d’oro che; pur preservando tratti personalissimi, riuscivano a trovare nei nobili ideali comuni un validissimo punto d’incontro.

L’apporto dei grandi del Progressive Rock sulla scena musicale contemporanea è profondissimo, avendo innescato rivoluzioni socioculturali molto significative, in grado di cambiare notevolmente le sorti del panorama socioculturale in cui tendevano ad immergere le loro opere. La wave del Progressive trovò il suo nevralgico nel Regno Unito, pur riuscendo a riversarsi sulla scena internazionale con grande successo; ispirando artisti provenienti dai luoghi del mondo più disparati. Ad oggi, le opere più evocative del Progressive Rock continuano ad appassionare milioni di persone; eludendo con grande eleganza all’inesorabilità del tempo. In quest’articolo, scaveremo nelle origini del genere, scoprendo chi ha inventato il Progressive Rock.

Ecco la band che inventò il Progressive Rock

Il Progressive Rock vide gli albori in un contesto musicale molto fervente. Gli anni d’oro dello sviluppo e dell’egemonia incontrastata del Rock, portarono i più grandi artisti sulle scene a direzionare la propria opera verso nuovi confini, fino ad allora inesplorati. La nascita del genere, tra l’altro, concise con il boom economico delle label discografiche che; visto il periodo florido che stavano attraversando, cominciarono a dare maggior libertà ai musicisti. Secondo AllMusic, il Progressive Rock emerse a partire dalla corrente psichedelica inglese del 1967.

Tra i gruppi che avrebbero, per certi versi, inventato il Progressive Rock, figurano nomi altisonanti come quelli dei Nice, Procol Harum e Moody Blues. Lo slancio visionario di questi artisti venne favorito, sicuramente, dalla nuova, vasta, gamma di strumentazione accessibile con uno sforzo economico relativamente minimo e, inoltre, dall’ascesa del panorama underground londinese.

Possiamo sicuramente affermare che il Rock Progressivo sia nato a seguito di una serie di fattori collegati tra loro attraverso una sorta di processo di coproduzione. Le band, d’altra parte, sembravano crescere di pari passo con la scena. Mentre band come Pink Floyd e Soft Machine avevano modo di sperimentare ampiamente con le proprie sonorità di riferimento diventando i gruppi di punta di locali come l’UFO Club ed il Middle Heart, la BBC Radio 1 permise a diversi brillanti artisti di emergere. Il Rock Progressivo dei primi anni risentiva profondamente delle inflessioni delle influenze di musica classica dei suoi principali fautori, assumendo grandi sfaccettature sinfoniche che, nel breve periodo, conquistarono ottime posizioni nelle classifiche inglesi.

 

 

 

 

 

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