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Prince, perché il suo soprannome è “il Folletto di Minneapolis”?

Prince è stato uno dei più importanti musicisti, cantanti e artisti funk della storia. Ma perché il suo soprannome è “il Folletto di Minneapolis”? Beh, la risposta potrebbe essere molto semplice, dicendo che in realtà Prince era veramente molto basso di statura. Il nostro ha sempre sofferto dentro di sé, come confermato anche nella sua autobiografia, le sue difficoltà nell’affrontare questa particolare situazione. Di solito è difficile vedere un musicista un cantante o un cantautore rock basso, lui però era un esempio. Da qui la sua forza nacque con grande importanza e con grande forza.

La grandezza morale di Prince come musicista

Molti dissero che lui era riuscito a diventare quello che era perché era un personaggio semplicemente strano. Tantissimi dissero che era solamente una copia sbiadita di Michael Jackson ma non poteva essere paragone più sbagliato. E ancora, i tantissimi detrattori di Prince (per i motivi più disparati, soprattutto per il suo carattere spigoloso) dicevano che lui aveva successo solamente perché era basso. Prince infatti era alto solamente 1 metro e Sessanta e la sua figura quindi appariva decisamente inferiore rispetto ad altre. Ma in fondo anche Angus Young è basso eppure ha fatto la storia del rock.

Il creatore del sound di Minneapolis

Per questo motivo se si parla di Prince viene subito in mente il soprannome “il Folletto di Minneapolis“. Quindi si sa il perché venga chiamato Folletto, ovvero perché fosse basso, e ora va spiegato perché si dica di Minneapolis. Beh, molto semplice, perché era di Minneapolis. Non è un caso che Prince venga definito il creatore del sound di Minneapolis ed è in verità piuttosto difficile da descrivere con precisione. Forse sarebbe più giusto dire che è il fondatore del Prince Sound, fondendo mood più rock, funk e funky al contempo (ovvero il funk bianco, definito in gran parte anche da David Bowie), psichedelia, blues e moltissimo altro.

Il grande carisma di Prince

Poi, quando si sente una canzone come Purple Rain, si apre un mondo. Quando la si sentiva dal vivo poi cambiavano anche moltissime altre cose. Il sound del Folletto di Minneapolis riusciva dal vivo riusciva a essere ancora più convincente delle sue versioni in studio. Nonostante la sua bassezza di statura (ma assolutamente non dal punto di vista artistico e musicale), dal vivo il Nostro riusciva a essere unico. Pochissimi nel panorama funk e rock riuscivano a essere così carismatici e a quel punto tutto sembrava piccolissimo ai piedi di Prince. La musica e il suo personaggio entravano quindi al centro di tutto quanto.

Grande altezza

In tutto questo non possiamo neanche dimenticare la sua immagine come personaggio vero e propria. Non ci si può scordare della sua battaglia legale con le case discografiche e le scelte di pubblicare alcuni dischi su piattaforme online prima che oggi fosse la normalità. Molti si sarebbero adagiati sugli allori e su una canzone così famosa come Purple Rain, ma Prince non era tipo. Il Nostro fu estremamente prolifico variando spesso completamente il genere, fregandosene se la casa discografica si sarebbe arrabbiata o no. A quel punto chi se ne frega dell’altezza relativa.

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