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Francesco De Gregori, “Il canto delle sirene” riprende Bob Dylan?

Francesco De Gregori è un cantautore italiano, uno dei maggiori che ha calcato la scena. Cominciò da giovane e mano mano plasmò quella che sarà la sua carriera, producendo diversi successi. Il Principe -così soprannominato- come altri cantautori italiani ha saputo ben dialogare con diverse forme d’arte, attingendo da diversi repertori. Poesia e musica tendono ad incrociarsi -anche per loro natura- molto spesso nella produzione di Francesco De Gregori; non è un caso infatti, se molti lo definiscono “poeta”, benché lui non ami particolarmente questa etichetta. In questo caso si fa riferimento alla canzone “Il Canto delle Sirene“, contenuta nell’album Terra di Nessuno. Ci si chiede se questa riprenda Bob Dylan e quali possano essere gli eventuali elementi in comune. 

L’album Terra di Nessuno

L’album Terra di Nessuno viene pubblicato il 23 Novembre del 1987. E’ il suo decimo album in studio e comprende nove tracce suddivise in due lati: quattro nel primo e cinque nel secondo. L’album è intriso da una malinconia che potrebbe anche definirsi crepuscolare. Siamo in un certo qual modo distanti dal precedente Scacchi e Tarocchi, anche dal punto di vista della musicalità. Nel complesso, non è stato giudicato come uno dei suoi capolavori assoluti ma considerando che la sua carriera era già avviata da più di dieci anni, potremmo dire di trovare all’interno anche certa maturità. E’ un album di mezzo – se si contano quelli in studio – in tutto e per tutto. Meritano di essere citate tracce come “Pilota di guerra” ispirata a Saint-Exupéry, autore del famoso “Piccolo Principe” e Mimì sarà” interpretata anche da Mia Martini e che racconta molto bene lo stato d’animo di chi, come Mia, aveva avuto una vita turbolenta. Inoltre gliela dedica, senza essere però tanto esplicito nel farlo.

Il significato del testo

Il Canto delle Sirene” apre l’album appena citato. Questa prima traccia oltre ad essere la più lunga di tutto l’album è anche quella che possiede un ritmo e una sonorità più forti rispetto alle altre. I riferimenti letterari che possono essere ritrovati all’interno sono diversi, partendo naturalmente dal canto delle sirene, nettamente contrapposto a quello delle “nostre donne”. Se le Sirene sono solitamente coloro le quali distraggono l’uomo e lo ammaliano, il coro delle donne ha questa volta una voce certa, autentica, che li richiamerà e che -come dice De Gregori- ” […] guiderà i nostri passi”. L’augurio del Principe, che viene giocato sulla contrapposizione sirene/donne, sta anche nell’avvio verso una nuova società, che possa essere diversa dalla precedente: più concreta, senza solitudine né disgregazione. Vengono fatti anche riferimenti alla sfera divina, così da rendere legittimo il tutto.

 “Il Canto delle Sirene” di De Gregori si rifà a Bob Dylan?

In questo caso è lo stesso De Gregori a rispondere e a prendere la parola. A proposito egli cita un testo di Bob Dylan, “Jokerman”, senza fare allusione ad altro. Non dice che si è ispirato direttamente a “Jokerman”, bensì a testi come “Jokerman”. Questo segnala un rapporto molto più vicino, che non è legato al singolo componimento, ma che spazia, prendendo spunto da diverse altre cose. De Gregori è infatti molto attento al rapporto fra prodotto e fonte usata, fra prodotto e ambiente che lo circonda. Non è qualcosa di meccanico, è qualcosa di molto più articolato e complesso per essere affrontato tramite corrispondenze univoche. Il testo di riferimento preciso duqnue, non c’è dato da De Gregori e probabilmente “Il Canto delle Sirene” è più il frutto di amplia influenza che di un singolo richiamo.

 

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