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Freddie Mercury: Il racconto dei funerali del leader dei Queen

Il 24 novembre del 1991, il volto dell’industria musicale cambiò per sempre. La tragica scomparsa del leader dei Queen, Freddie Mercury, gettò in un profondo stato di shock milioni di persone, tra appassionati, addetti ai lavori, colleghi e, ovviamente persone a lui caro. Mercury soccombé alla sua malattia a causa di una polmonite che gli fu fatale. Il cantante dei Queen tenne molte persone all’oscuro della sua patologia fino al giorno precedente alla sua morte.

Con lui, se ne andò un pezzo importantissimo della storia musicale contemporanea. Ancora oggi, gli artisti più brillanti sulle scene ammirano Freddie Mercury e lo considerano come una fonte d’ispirazione massima. Il cantante dei Queen era amatissimo. Ancora oggi, Roger Taylor e Brian May perpetuano il cammino della band da lui resa iconica, coadiuvati da Adam Lambert. Proprio in virtù della stima e dell’affetto che le persone provavano nei confronti di Freddie Mercury, i suoi funerali furono un momento struggente come pochi altri. In quest’articolo, ne racconteremo i particolari.

I funerali di Freddie Mercury

I funerali di Freddie Mercury si tennero a tre giorni dalla sua morte, il 27 novembre del 1991. Era una mattina fredda e nebbiosa quando le sue spoglie furono portate nella piccola cappella di una chiesa londinese per l’ultimo saluto. Freddie aveva solo 45 anni quando morì. Si trattò di una cerimonia intima e solenne, a cui parteciparono circa 40 persone, inclusa la sua famiglia. Tra i partecipanti, figuravano gli altri tre membri della band, Elton John ed i suoi collaboratori più stretti.

I funerali di Freddie Mercury vennero celebrati secondo i riti dei sacerdoti zoroastriani, nella lingua avestana, come dettato dalla dottrina dell’antica religione con cui Mercury crebbe. Le uniche parole con cui i sacerdoti si rivolsero ai presenti in maniera comprensibile, erano per chiedergli di alzarsi o di ritornare al posto. Come detto, tra i pochi presenti ci fu Elton John. Il Rocket Man era un amico molto intimo di Freddie. I due avevano condiviso gli alti più trionfali e le ripide cadute, naturali conseguenze della vita da Rockstar, rimanendo l’uno accanto all’altro per quasi vent’anni.

Elton John descrive la cerimonia

Elton John descrisse i funerali di Freddie Mercury come un’esperienza deprimente come poche. In particolare, l’artista si espresse al riguardo dicendo: “Dopo la sua morte, ci recammo al crematorio di Kensal Rise. Freddie era un Parsi. Aveva origini persiane, per cui tutta la cerimonia si svolse in lingua Parsees. Nessuno dei presenti che era andato lì per rendergli omaggio capì una parola. Questo fu davvero demoralizzante e sconvolgente”.

Il brillante cantautore era un amico strettissimo di Freddie. Qualche anno dopo la sua morte, quindi, parlò con grande rabbia e rassegnazione riguardo al fatto che, il cantante dei Queen, avrebbe potuto salvarsi se i farmaci antiretrovirali fossero stati sviluppati con un minimo anticipo. “Un anno dopo, Freddie sarebbe potuto rimanere in vita – disse – Non è mai riuscito a dirmi della malattia. L’ho visitato spesso nei suoi ultimi giorni, ma non riuscivo a rimanere con lui per più di un’ora. Per me fu sconvolgente. Non credo che abbia mai voluto che lo vedessi in quel modo.

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