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Ivan Graziani, quella canzone sulle malelingue

Ivan Graziani è stato un cantautore italiano, attivo come solista a partire dagli anni Settanta. Ha saputo modulare energia e malinconia, producendo testi molto diversi fra di loro, sia nella musicalità che nel significato. Bravissimo chitarrista, vive i suoi anni di maggior successo sullo scorcio finale degli anni Settanta, pubblicando lavori come Pigro, che possono già essere definiti maturi. Il suo destino è però segnato da una scomparsa prematura e anche da una rivalutazione in positivo del suo cantautorato, soprattutto dopo la morte. Una delle ultime canzoni di Ivan Graziani è “Maledette Malelingue“, titolo che ha tanto l’aria di uno scioglilingua ma che invece nasconde una grande e triste verità.

“Maledette Malelingue” di Ivan Graziani a Sanremo

Malelingue è il quindicesimo album in studio di Ivan Graziani. Viene pubblicato nel 1994 e spesso viene anche ricordato con il nome di Antologia, che non deve essere però confuso con l’Antologia che sarà pubblicata nel 1997. Le tracce presenti al suo interno sono nove e quella di apertura è proprio “Maledette Malelingue“.

Fu anche l’ultimo lavoro che gli permise di calcare il palco Festival di Sanremo nell’edizione del 1994, benché Ivan fosse abbastanza riluttante. Era indeciso perché era già stato a Sanremo, nel 1985, con il brano “Franca ti Amo“, che non riscosse però il successo sperato, classificandosi negli ultimi posti. A volerlo sul palco fu Pippo Baudo il quale insistette particolarmente. A questo punto Ivan Graziani accetta l’invito, presentando la canzone “Maledette Malelingue“.

Il significato del brano

Come già detto il significato del brano è una triste verità. Il riferimento alle malelingue è netto e chiaro e la storia che sceglie per narrare il suo punto di vista è quella di Federica, una quindicenne che sembra frequentare un uomo più grande. A darci informazioni più precise è la moglie di Graziani che puntualizza come la storia provenga da un fatto vero ma rielaborato, come la maggior parte delle storie di Ivan.

Graziani aveva incontrato un pittore conosciuto ad Urbino – posto molto caro ai coniugi –  e che si era trasferito in Abruzzo. Gli raccontò che stava ancora dipingendo ma allo stesso tempo si lamentò delle “malelingue” che sparlavano di lui e di una giovane ragazza, una modella che doveva ritrarre.

E’ la storia riadattata di Federica, che dopo essere stata apostrofata per una poco di buono dagli abitanti del suo paese verrà picchiata dal padre e lui invece, cacciato dalla città. Indipendentemente dalla storia che Graziani ha scelto di raccontare con la sua canzone, le conclusioni presenti nel testo e soprattutto le parole fanno, purtroppo, parte di un fare comune:

“Federica ha quindici anni
Anche se una donna è
Così la gente vede il male
Anche dove non ce n’è
Lei sta coi grandi
E non frequenta
Quelli della sua età
Oh! Maledette malelingue
La gente la distruggerà”

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