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Prince, tutti i misteri del Black Album

L’8 dicembre del 1987, Prince incise per la prima volta il cosiddetto The Black Album. Si tratta di un album che, ancora oggi, è avvolto nel mistero per diverse motivazioni. Cosa c’è da sapere riguardo a questo lavoro discografico davvero sorprendente sotto numerosi punti di vista? Ecco per quali ragioni il disco è estremamente misterioso, poco apprezzato persino dallo stesso Prince.

Il disco ritirato dal mercato appena uscito

Il cosiddetto Black Album racchiude numerosi aspetti tutti da scoprire. Uscito l’8 dicembre del 1987 in una versione in vinile, fu ritirato praticamente subito dal mercato proprio da chi l’ha realizzato, cioè Prince. Quest’ultimo, molto probabilmente, non era soddisfatto del lavoro svolto. C’è da dire che, in origine, l’album avrebbe dovuto chiamarsi The Funk Bible, ossia La Bibbia del Funk. Tuttavia, a quanto pare, sembra proprio che le cose non siano andate in questo verso. Il disco veniva consegnato in una confezione nera e aveva a bordo solo il relativo numero di catalogo e la lista delle tracce. Quindi, le sue copie furono condotte al macero. A tutto ciò, bisogna aggiungere l’uscita nello stesso anno di un disco molto apprezzato, Sign o’ the Times.

Le possibili ragioni dell’eliminazione del Black Album

Ad oggi, ancora non si ha certezza sui motivi che hanno condotto Prince e i suoi collaboratori ad eliminare il Black Album dal commercio. In giro per l’Europa, la troupe di Rogers Nelson lasciò solo 100 copie promozionali del prodotto, oltre a qualcun’altra riservata al mercato statunitense. Quali possibili ragioni avrebbe addotto il cantautore di Minneapolis per giustificare una scelta simile? In linea di massima, sono quattro le situazioni più citate:

  1. Prince considerava l’album “malvagio” e riteneva che portasse sfortuna;
  2. Prince aveva inserito numerosi riferimenti a violenza ed erotismo e aveva tutta l’intenzione di discostarsene a causa di una crisi mistica;
  3. Prince era stato alle prese con l’ecstasy e aveva deciso di togliere l’album dal mercato per questo motivo, confermato anche da diversi collaboratori di quei tempi;
  4. Prince, semplicemente, non era contento delle canzoni inserite nel disco.

La riapparizione clamorosa del disco

Il 22 novembre del 1994, il progetto collegato al The Black Album trovò nuova linfa. Il disco fu rilanciato nelle versioni CD e musicassetta, ma solo per pochi fortunati clienti. Al tempo stesso, in giro per il mondo, non mancano i possessori di questo lavoro diventato mitico. Nel corso degli ultimi anni, sono state ritrovate 5 copie in vinile negli Stati Uniti e una in Canada, posseduta da un’ex dipendente della Warner Bros Records di Toronto. Questo modello più unico che raro è stato oggetto di un’asta e venduto a ben 27500 dollari su Discogs. Un’altra copia, invece, ha raggiunto una quotazione di mercato superiore ai 42000 dollari.

Un lavoro discografico entrato nella leggenda

Basterebbe pensare alle cifre precedenti per rendersi conto di quanto il Black Album sia diventato un disco, a suo modo, leggendario. Ha acquisito un ruolo di primo piano tra i cosiddetti album perduti, insieme a SMiLE dei Beach Boys. Al tempo stesso, numerose altre star della musica considerano questo prodotto tra i loro preferiti in assoluto, come ad esempio Bono VoxThe Edge degli U2. La grandezza di una star come Prince si misura anche dalla sua capacità di incuriosire il pubblico tramite situazioni così sorprendenti, quasi ai confini della realtà.

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