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Pink Floyd, il significato “Us & Them”: quanto siamo umani?

Noi e gli altri, un binomio intricato. Tanto bello, quanto ricco di complicazioni. E’ difficile cercare di costruire qualcosa di sano, quando egoismo e pregiudizi diventano dei muri indissolubili. E’ in parte ciò che viene affrontato nel brano dei Pink Floyd intitolato “Us & Them“, che fa parte dell’album The Dark Side of The Moon, uscita nel 1973. La notorietà dell’album non necessita di essere rimarcata in quanto si presenta già da solo essendo uno dei lavori più apprezzati e conosciuti della scena musicale. La band progressive inglese tratta in questo brano della guerra, delle libertà civili e infine, pone anche l’accento sulla reazione “dell’altro” dinanzi alla vita di un vagabondo. Qual è il significato di “Us & Them” dei Pink Floyd?

 

Com’è nata “Us & Them” dei Pink Floyd?

Non nasce da una diretta produzione indirizzata all’album. Il brano infatti, proviene da una prima composizione di Wright -per pianoforte- destinata alla colonna sonora del film Zabriskie Point (1969), noto per essersi collocato nella controcultura di quegli anni. Il brano si chiamava inizialmente  “The Violent Sequence” ed era musicalmente composto da soli basso e pianoforte. Il regista del film, curiosamente, la rifiutò. Disse espressamente “È bellissimo, ma è troppo triste, sai? Mi fa pensare alla chiesa”. La canzone fu allora messa da parte e inserita in The Dark Side of The Moon, destino?

Effettivamente il brano è molto “tranquillo”, anche se i ritornelli risultano essere un po’ più pesanti rispetto all’assetto delle strofe. Con sassofono e organo i toni che ricorda, sono molto avvicinabili a quelli del Jazz.

 

Di cosa parla il brano?

Come già precisato in precedenza, la canzone sfiora e tocca argomenti di una certa portata, oltre ad esplorare direttamente e indirettamente il rapporto che l’io instaura con “loro”. Vengono fatti anche diversi esempi tirando in ballo l’inutilità della guerra e quella che potrebbe essere intesa – nel senso etimologico del termine- come l’ignoranza che gli uomini hanno nei confronti di ciò che li circonda, assuefatti dal consumo, dal comunismo; tema che avevano già inquadrato anche in Animals.

Il testo, che è stato scritto da Roger Waters, ci è in parte spiegato da lui: “Il primo verso parla dell’andare in guerra, di come in prima linea non abbiamo molte possibilità di comunicare tra di noi, perché qualcun altro ha deciso che non dovremmo. Il secondo verso parla delle libertà civili, del razzismo e del pregiudizio sul colore . L’ultimo verso parla di sorpassare un vagabondo per strada e non aiutarlo”

 

Dovremmo essere più umani

L’essenza di ciò che vogliono trasmetterci sia i Pink Floyd che l’autore del testo si concentra molto sull’indifferenza, sul non sapere essere umani a volte, non quanto basta, almeno.

E’ normale portare avanti inutili guerre? Ignorare chi ha bisogno passandogli davanti come se non esistesse, la povertà e di conseguenza la ricchezza mal distribuita, mentre chi per ordine è in prima linea muore, come carne da macello? Qui c’è veramente poco di umano, quindi dovremmo ricordarci di esserlo e di mettere in atto questa umanità: “Il testo è così diretto e lineare. Tratta la questione fondamentale di quanto la gente sia più o meno in grado di essere umana.

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