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Il rapporto tra i Pink Floyd e Pier Paolo Pasolini

I Pink Floyd sono tra gli artisti più amati della storia del rock. Grazie al loro sound unico, ricercato e inconfondibile hanno conquistato tantissimi ammiratori in tutto il mondo. Anche se non rientrano nei tuoi gusti, sicuramente ne avrai sentito parlare o avrai ascoltato almeno una canzone. Quando si raggiunge una così grande fama, è difficile che le canzoni non siano desiderate per l’intrattenimento. Molto spesso registi di film avrebbero voluto le canzoni dei Pink Floyd come colonna sonora dei loro lavori. Tuttavia, i Pink Floyd non sono per niente inclini a concedere le proprie canzoni e quindi l’entusiasmo di alcuni registi si è dovuto spegnere. Esiste un film che collega i Pink Floyd a Pier Paolo Pasolini. Come sappiamo, questi è stato un autore amatissimo ed un regista originale e provocatore. Un vero corsaro, che ha saputo con acutezza analizzare la nostra società. Se il legame tra Pasolini e altri autori suoi contemporanei è ovvio, quello con i Pink Floyd non è così scontato. Ed il merito è tutto di un film.

La Macchinazione: la storia della vita di Pasolini

Nel 2016 esce La macchinazione, un film diretto da David Grieco, basato sulla vita di Pier Paolo Pasoloni. In questa pellicola è interpretato da Massimo Ranieri. Si è spesso parlato della somiglianza tra il cantante e il poeta, quindi è stata sfruttata in tal senso. Pochi sanno che Massimo Ranieri conobbe Pasolini proprio di persona e l’autore si era stupito per la loro somiglianza. In questo film tra le altre cose venne scelta come colonna sonora un’opera dei Pink Floyd: Atom Heart Mother. La band non ha spesso, come detto, concesso le proprie opere a qualcuno, ma per Pier Paolo Pasolini i Pink Floyd dissero di sì.

I Pink Floyd colonna sonora per Pasolini

Atom Heart Mother fu il quinto album dei Pink Floyd. Fu pubblicato nel 1970 ed è conosciuto specialmente per la suite che gli dà il titolo. Mentre Atom Heart Mother è divisa in sei parti, abbiamo nel disco un’altra suite che è divisa invece in tre, Alan’s Psychedelic Breakfast. L’album è considerato uno dei lavori più interessanti della band, che la portò ad una svolta in quanto apre la così detta “seconda fase” della loro carriera. Parlando ancora una volta di cinema italiano, l’iconica copertina dell’album che ritrae una mucca appare nel film La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci. Atom Heart Mother ha poi connesso i Pink Floyd a Pasolini quando hanno permesso che divenisse la colonna sonora del film su di lui, rendendo onore ad un grande autore.

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