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Rino Gaetano: La storia di Mio fratello è figlio unico

Rino Gaetano è stato uno dei cantautori più importanti nella storia della musica italiana. Ad oggi, ricordiamo Gaetano per il suo timbro vocale unico e per la tagliente ironia che contraddistingue i suoi brani più evocativi. L’apporto di Rino Gaetano sul cantautorato contemporaneo è dei più profondi, essendo la sua figura, funta da spartiacque per un nuovo modo di fare musica in Italia, libero dai tabù e dalle convenzioni sociali a cui si attenevano i rigidi canoni dell’industria musicale del Bel Paese.

Dietro strumentali leggere e testi disimpegnati, si nasconde una profonda denuncia sociale, capace di destare anche gli ascoltatori meno attenti. Oggi, riconosciamo la figura di Rino Gaetano per il suo slancio estroso, proiettato verso un’avanguardia, a tutt’ora, definita straordinaria. Comunque sia, la sua figura fu rivestita di eterea brillantezza solo dopo la morte, essendo che, i suoi brani, sono stati riscoperti a cavallo tra i due millenni. Tra i lavori più importanti di Rino Gaetano, figura Mio Fratello è figlio unico del 1976, album e traccia omonima, fondamentali per definire la sua opera.

La storia di Mio Fratello è figlio unico di Rino Gaetano

Mio Fratello è figlio unico è un’opera che sancisce un cambio di rotta definitivo nella discografia di Rino Gaetano. Il disco, infatti, si caratterizza per la forte crescita musicale cui è soggetto. Il cantautore calabrese rivolge un’attenzione profondissima nei confronti delle tematiche trattate nei testi e nelle strumentali su cui si posano. Il disco affronta tematiche tanto delicate quanto di immedesimazione spontanea, come la solitudine e l’emarginazione. Il nuovo linguaggio dei testi, si traspose nelle musiche, in cui Rino Gaetano introdusse strumenti come il banjo, il sitar e il mandolino. Furono diversi gli addetti ai lavori che tesserono le lodi di Rino Gaetano all’uscita del disco.

Il secondo album in studio di Rino Gaetano contiene alcuni dei suoi brani più noti. Tra questi, occorre citare le pietre miliari di Berta filava e la title-track, più alcune menzioni onorevoli come la meravigliosa Sfiorivano le viole. La canzone omonima al disco, comunque, venne adottata come efficace soluzione cinematografica nella colonna sonora del film del 2004 Lavorare con lentezza e, inoltre, ispirò la pellicola omonima del 2007, diretta da Daniele Luchetti.

Il significato della title-track

Rivelandosi sempre attuale, come gran parte delle gemme dal rarissimo splendore che compongono la discografia di Rino Gaetano, Mio Fratello è figlio unico rappresenta un vero e proprio grido rivolto contro gli austeri processi di omologazione sociale. Il cantautore calabrese era solito mettere la firma su brani dal significato ambiguo e, spesso, equivoco. Mio Fratello è figlio unico, nella sua genuinità, mette in risalto alcuni dei tratti più deplorevoli della società moderna; a partire dalla mancanza di comunicazione che ci spinge, inesorabilmente, verso l’apatia. L’animo sensibile di Rino Gaetano risentiva di tutto questo e, quindi, era portato legittimamente ad odiarlo, scagliandosi contro questa condizione con tutte le sue forze. Così, il ritratto della rassegnazione e della mediocrità proposto nel testo della canzone, rende ognuno di noi capace di partecipare al grido di liberazione innalzato da Rino Gaetano, ormai 44 anni fa.

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