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Michael Jackson: la storia di “Neverland”, il ranch da sogno del Re del pop

É di qualche ora fa la notizia dell’acquisto di Neverland -storica proprietà di circa 1,100 ettari nota soprattutto per essere stata la residenza privata del Re del pop Michael Jackson– da parte di un miliardario statunitense. L’uomo, un certo Ron Burkle, ha acquistato il ranch -anche noto come Sycamore Valley Ranch– ad una cifra record di 22 milioni di dollari. E, anche se il prezzo è ben al di sotto di quello dell’originale (il valore di Neverland nel 2015 si aggirava intorno ai 100 milioni di dollari), stiamo parlando comunque di una cifra da capogiro. Data la notizia -che ha destato non poco scalpore- abbiamo quindi deciso di raccontarvi la storia di Neverland, storico ranch da sogno del Re del pop Michael Jackson.

Michael Jackson: la storia di “Neverland”, il ranch da sogno del Re del pop

L’acquisto del miliardario statunitense Ron Burkle di Neverland -storica dimora di proprietà di Michael Jackson- ha destato non poco scalpore. La notizia, diffusa dal Wall Street Journal, ha fatto infatti presto il giro del mondo. Situata a Nord della città di Santa Barbara, il Neverland Valley Ranch fu acquistato da Michael Jackson ad una cifra di circa 19,5 milioni di dollari e, ispirandosi proprio al mito di Peter Pan, decise di rinominare la tenuta “Neverland“.

Neverland, infatti, era inizialmente nota come “Sycamore Valley Ranch” e fu proprio Michael Jackson a trasformare “Sycamore” in “Neverland” (luogo immaginario delle avventure di Peter Pan). L’iconica voce di “Thriller” non solo cambiò nome alla struttura, ma introdusse anche alcuni ‘piccoli’ cambiamenti: una pista per i go-kart, un cinema, un teatro, una sala giochi, un parco giochi e uno… zoo tutto suo.

I precedenti proprietari del Sycamore Valley Ranch

Il ranch, inizialmente, era però di proprietà di un certo William Bone, imprenditore immobiliare. L’uomo costruì questa immensa magione -con giardini, case per gli ospiti, un lago artificiale con una cascata e un ponte in pietra- e vi si trasferì insieme alla sua famiglia in modo da poter supervisionare in prima persona i lavori.

E, a partire dall’acquisto di Michael Jackson, Neverland cominciò a diventare un luogo quasi immaginario, di cui si sapeva poco o niente visto che il re del pop invitava solo amici più stretti e familiari. La svolta arrivò quando, nel 1991, Elizabeth Taylor fu invitata dallo stesso Jackson a sposarsi nella favolosa cornice di Neverland: fu allora che il ranch cominciò ad entrare nell’immaginario collettivo, diventando quasi un luogo di culto.

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