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Le migliori canzoni rock che hanno un videoclip pessimo

Come spesso abbiamo sottolineato all’interno delle nostre pubblicazioni, un videoclip può rappresentare uno strumento incredibile e significativo a proposito del successo di un brano. Molto spesso, artisti e band fanno riferimento ai videoclip per ottenere un grandissimo successo, oltre che un ritorno di pubblico considerevole. Per questo motivo, molto spesso, nella storia della musica si è osservata una tendenza che ha portato artisti a investire particolarmente nella realizzazione di videoclip particolari o, comunque, attrattive dal punto di vista prettamente estetico. In questo caso vogliamo compiere il processo opposto, sottolineando alcune canzoni che, per quanto siano effettivamente positive o di buon livello, presentano un videoclip pessimo, non in grado di sostenere la bellezza della canzone. Ecco quali sono le migliori canzoni rock che hanno un videoclip pessimo.

Clones di Alice Cooper

La prima tra le canzoni che consideriamo all’interno della nostra classifica relativa ai migliori brani rock che presentano un videoclip pessimo è Clones, di Alice Cooper. Il brano in questione è stato definito da molti come uno dei più significativi della sua carriera, nonché una delle migliori canzoni che ha permesso a Alice Cooper di entrare a far parte del genere dello shock rock, che ha sempre saputo rappresentare nel modo migliore attraverso la sua figura.

Tuttavia, questa splendida canzone è supportata da un videoclip di pessimo valore, sia dal punto di vista qualitativo, sia dal punto di vista prettamente concettuale. All’interno dei quasi 3 minuti della canzone si osserva, non a caso, il cantante è continuamente in primo piano, dominato da luci blu, viola e bianche, che rendono la sua figura e il suo volto particolarmente sgranati e, allo stesso tempo anche inquietanti. A nessuno fa piacere osservare un videoclip del genere, in grado di disturbare allo sguardo fin dai primi secondi. Insomma, l’esperimento non è certamente riuscito.

Roll The Bones dei Rush

Chi conosce i Rush o ha avuto modo di rapportarsi alla band canadese con un certo tipo di interesse sa che Roll The Bones rappresenta, senza dubbio, una delle canzoni più particolari che la band abbia mai realizzato. Questa stessa particolarità non si traduce necessariamente in termini negativi, dal momento che alcune personalità potrebbero apprezzare questi impianto strumentale e compositivo. Tuttavia, si è tutti d’accordo nel definire che la canzone dei Rush sia supportata da un videoclip tendente al ridicolo, oltre che ad una superficialità strutturale che non ha pari in termini realizzativi.

Letteralmente, Roll The Bones si traduce in ossa rotanti con effetti speciali pessimi, supportati da un mancato investimento economico che si traduce in una qualità molto bassa, e in un’alternanza apparentemente insensata tra ossa che roteano su uno sfondo azzurro e la band che si esibisce su un palco dominato da colori cupi.

Kokomo dei Beach Boys

L’apoteosi del fallimento mediatico che una canzone può ottenere a causa del suo videoclip è rappresentata da Kokomo, dei Beach Boys. Per quanto la canzone sia stata particolarmente contestata da alcuni fan, la stessa ha ottenuto il premio ai Golden Globe per la miglior canzone originale, che fosse utilizzata dal punto di vista cinematografico. Tuttavia, la canzone stessa sembra mescolare elementi cinematografici a altre tipologie di narrazione che risultano essere pessime sia nella scelta che nella realizzazione strutturale.

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