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Queen, cosa successe alla band dopo la morte di Freddie Mercury?

Il 24 novembre è una data indelebile nella storia della musica rock. In quel giorno, nel 1991, morì uno dei più grandi frontman che la storia della musica avesse mai conosciuto: Freddie Mercury. Fu una broncopolmonite aggravata dall’AIDS a causare la morte dell’iconico leader dei Queen e, da quel giorno, la storia della band britannica cambiò per sempre.

Deceduto forse troppo giovane -appena 45 anni– il carismatico leader dei Queen ha scritto pagine indelebili nella storia della musica rock e, come un vero leader, ha lottato fino alla fine, rivelando ad amici e parenti della sua malattia quando ormai non c’era più niente da fare.

Dopo la morte di Freddie Mercury i Queen hanno cercato -in tutti i modi- di rimettere in piedi la band. Il primo progetto fu portato avanti con la collaborazione di Paul Rodgers (Queen+Paul Rodgers, appunto) e, nonostante soffrissero della mancanza di un elemento fondamentale come John Deacon (che abbandonò definitivamente i Queen dopo la morte di Freddie Mercury), il gruppo riscosse un parziale successo, arrivando a pubblicare anche una serie di album.

Nel 2011, poi, i Queen -dopo la scissione con Paul Rodgers- si ritrovarono a collaborare con Adam Lambert, cantautore passato alla storia per le sue indimenticabili esibizioni al noto programma televisivo American Idol. La scelta di assumere Lambert fu proprio degli stessi Brian May e Roger Taylor e, a quanto pare, la formazione gode oggi anche di una certa stabilità.

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