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Gli album più interessanti delle band rock più ‘odiate’ di sempre

Il mondo della musica è ricco di band memorabili, gruppi che hanno segnato inevitabilmente la storia del rock. Ci sono poi formazioni che -pur essendo altrettanto valide- per un motivo o per un altro sono state prese di mira e attaccate da mass media, giornalisti, tv locali e anche dai fan stessi. Nella maggior parte dei casi, poi, le critiche rivolte a questi gruppi sono subdole, insensate e c’entrano ben poco con la musica. A tal proposito vorremmo oggi soffermarci proprio sul ‘riscatto‘ delle voci più criticate del panorama rock presentandovi gli album più interessanti delle band più odiate del rock.

Coldplay, Viva la vida

Iniziamo subito con una delle band che maggiormente ha dovuto sopportare il peso delle critiche negli ultimi anni: i Coldplay. Giudicati da alcuni ‘troppo poco rock’ e da altri ‘sempre uguali a se stessi’, i Coldplay hanno sempre retto il colpo e con Viva la Vida -pubblicato nel 2008, poco prima che varcassero la soglia del pop- si sono aggiudicati il Grammy Award come miglior album rock del 2009. Probabilmente anche grazie alla collaborazione di un mostro sacro dell’industria musicale come Brian Eno, in questo disco -che secondo la critica si avvicina molto al rock progressivo degli anni settanta- si percepiscono le qualità di ogni singolo membro del gruppo.

Maroon 5, Songs About Jane

I Maroon 5 -così come i Coldplay- hanno dovuto subire, nel corso degli anni, non pochi attacchi da parte di mass media e addirittura da parte di alcuni colleghi. Critiche a parte, i Maroon 5 sono considerati ancora oggi come una delle band di maggior successo di tutti i tempi e, con l’album Songs About Jane, hanno voluto lanciare un chiaro segnale all’intera industria musicale.

Nickelback, The State

Per quanto si possa parlare di post-grunge, i Nickelback non si sono mai adattati perfettamente a questo genere ricevendo, inevitabilmente, diverse contestazioni. Grazie al loro secondo album in studio –The State, che suona perfettamente come un tipico album grunge- la band rock canadese è riuscita a scacciar via ogni critica.

John Mayer, Continuum

Nonostante John Mayer non goda di un’ottima reputazione tra i chitarristi, il suo talento è indiscutibile. L’antipatia verso questo artista proviene da alcune sue battute poco carine (a sfondo razziale) pronunciate in più di un’occasione e, probabilmente, da quel suo singolare falsetto. Come dicevamo, però, alcune sue opere sono veramente degne di nota. Vi basti pensare all’album Continuum -datato 12 settembre 2006- in cui Mayer ha dimostrato una grande padronanza della melodia e un tocco di chitarra degno della sua reputazione.

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