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Brian May e quella strana esperienza con i Guns N’Roses

Brian May, storico membro dei Queen e chitarrista di fama internazionale, è recentemente tornato a parlare della sua esperienza con i Guns N’Roses definendola alquanto “strana”. La collaborazione tra May e la band Los Angeles risale ai tempi di “Chinese Democracy“, sesto ed ultimo album dei Roses.

La ‘strana’ collaborazione tra Brian May e i Guns N’Roses

Intervistato di recente da Classic Rock, Brian May è tornato a parlare dell’esperienza in studio con Axl Rose e soci che ha portato alla nascita di “Catcher in the Rye“, settima traccia dell’album ‘Chinese Democracy’.

“A dirla tutta è stata un’esperienza piuttosto strana -ha ammesso Brian May- eravamo più o meno a metà del processo di creazione dell’album. In quel periodo però Axl Rose era praticamente un recluso, raramente lasciava la sua abitazione. In pratica lui lavorava da casa, mentre io in uno studio di registrazione su una collina con il suo ingegnere del suono.”

“Di tanto in tanto -aggiunge il chitarrista- si faceva sentire, diceva di essere entusiasta del lavoro… e poi scompariva di nuovo. Alla fine credo che nulla di ciò che ho suonato sia entrato effettivamente nell’album.”

L’estratto di “Catcher in the Rye” pubblicato in anteprima

Poco prima che uscisse “Chinese Democracy“, infatti, emersero degli estratti in anteprima di alcune tracce del disco, tra cui ovviamente anche “Catcher in the Rye” con il contributo iniziale di Brian May (poi eliminato). Fu proprio lo stesso chitarrista dei Queen, tramite un post pubblicato sul proprio sito web, ad informare i fan dell’accaduto:

“Catcher in the Rye è davvero un ottimo brano. Sono rimasto piuttosto sorpreso quando ho trovato questo mix della canzone nella mia casella di posta. E, a dirla tutta, mi chiedo chi abbia fatto trapelare questa roba. Si, quella è la mia chitarra: bella e ben registrata.”

Brian May: “ho ancora delle registrazioni di quel periodo, ma resteranno private”

Pochi giorni prima l’uscita dell’album, però, un fan inviò una mail al chitarrista britannico sottolineando il fatto che il suo nome non comparisse nei crediti. Ancora una volta, fu lo stesso May ad informare i fan delusi:

“Questa cosa mi giunge nuova, è davvero un peccato. Avevo impiegato un bel po’ di lavoro e ne ero orgoglioso. Allo stesso tempo, però, capisco il fatto che Axl voglia un disco che rifletta il lavoro dei membri del gruppo così come si presenta. Ho ancora qualche mix e diverse tracce in cui suono la mia chitarra nel brano. Nastri risalenti a quel periodo che però, per rispetto di Axl, resteranno privati.”

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