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Iron Maiden, Fear of the dark compie trent’anni

Gli Iron Maiden sono una delle band più importanti del panorama metal. Senza di loro non sarebbe mai esistita la così detta New Wave of British Heavy Metal, ovvero una nuova scuola di band heavy metal inglesi che alla fine degli anni settanta rinnovarono il genere. Sappiamo che la storia della band è molto complessa, fatta anche di importanti cambiamenti. Ad esempio dopo la pubblicazione del secondo album, Killers, il cantante Paul Di’Anno fu sostituito da Bruce Dickinson, il quale lasciò poi per un periodo la band dopo la pubblicazione di Fear of the Dark. Questo album oggi compie trent’anni, ricordiamone gli aspetti più importanti.

La nascita di Fear of the Dark

Fear of the Dark uscì infatti l’11 maggio 1992. Una particolarità della copertina, che come sempre raffigura Eddie, non fu realizzata come al solito da Derek Riggs, ma furono confrontati i lavori di tre diverse persone per poi sceglierne uno, Melvyn Grant. Alla fine realizzerà anche altre copertine per gli Iron Maiden e diventerà uno dei loro collaboratori più costanti. Questo disco diventerà uno dei più famosi e apprezzati della band, soprattutto per quanto riguarda la titletrack. È il disco di maggior successo della band in Nord America.

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Il significato del titolo

Come si capisce dal titolo, il centro del disco è l’idea di paura. La troviamo nel brano Fear is the Key che come molti sanno fu scritta in seguito alla morte di Freddie Mercury. Il leader dei Queen morì a causa dell’AIDS e il brano tratta proprio della paura di avere rapporti sessuali a causa di tale malattia. Afraid to Shoot Strangers parla della Guerra del Golfo e nella fattispecie nella paura di andare in guerra. Dulcis in fundo naturalmente la titletrack, Fear of the dark tratta in apparenza della paura del buio, ma di fatto in maniera più profonda riflette sull’irrazionalità e la paura dell’ignoto, ma anche dell’altro. Il buio ci spaventa poiché temiamo che vi sia qualcuno nascosto là dentro a poterci fare del male. Il riff iconico e originale circonda delle strofe dal grande spessore poetico, sicuramente è una canzone dal forte impatto.

Quando la luce inizia a cambiare

A volte ho strane sensazioni

Sono un po’ ansioso quando è scuro

Paura del buio, paura del buio

Ho costantemente paura che ci sia qualcosa

sempre vicino

Paura del buio, paura del buio

Ho una fobia che ci sia qualcuno

sempre lì.

I temi di Fear of the dark

La paura non è l’unica tema dell’album. Troviamo anche una canzone d’amore, davvero rara nella discografia degli Iron Maiden, si tratta di Wasting Love. Childhood’s End si focalizza invece sulla concezione di infanzia, spesso mutilata da guerre e carestie e si configura come un testo molto profondo e sfortunatamente attuale. L’atmosfera macabra del disco è rappresentata a pieno poi ad esempio da The Apparition, che racconta dell’apparizione del fantasma a un amico per invitarlo al carpe diem ma anche al guardarsi dagli altri. Anche se sono passati trent’anni, l’album in queste piccole cose mostra già la sua eternità di opera d’arte ancora apprezzabile e incredibilmente attuale in quanto tratta di aspetti esistenziali e assai profondi.

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