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5 band metal che hanno pubblicato un grande album prima di dividersi

Nel corso degli anni ’90 il genere rock, visto nella sua accezione più ampia, si è visto coinvolto in una rivoluzione stilistica. È stato infatti il periodo di massima popolarità del grunge e delle prime contaminazioni con il rap. Innegabilmente però anche generi come il metal avevano la luce dei riflettori addosso. In questo particolare decennio sono stati pubblicati diversi album metal sensazionali, che si sono poi rivelati essere gli ultimi prima della scioglimento della band. Vediamone cinque.

Nailbomb – “Point Blank” (1994)

Quando Max Cavalera ha collaborato con Alex Newport dei Fudge Tunnel, i fan si aspettavano qualcosa di speciale. Sicuramente l’hanno ottenuto. “Point Blank” è un disco fantastico, in cui emerge l’amore di Cavalera per la morte precoce e il thrash metal, combinato con l’orecchio di Newport per un tocco di industrial ed avanguardia. “Wasted Away” è diventato un classico underground e canzoni come “Cockroaches” e “Blind And Lost” suonano ancora pesanti come fossero state realizzate oggi.

Temple Of The Dog – “Temple Of The Dog” (1991)

Chris Cornell si è allontanato dai Soundgarden per registrare questo tributo al suo ex compagno di stanza, il cantante dei Mother Love Bone Andrew Wood, morto per overdose di eroina un anno prima. Ma quello che avrebbe potuto essere un epico downer si è rivelato essere uno dei più grandi album dell’era grunge. Il genere non era mai stato così commovente e non lo sarebbe mai più stato.

Floodgate – “Penalty” (1996)

Guidati da Kyle Thomas, ex frontman dei  Exhorder, pionieri del groove metal di New Orleans, i Floodgate hanno realizzato un solo album, ma che si può definire incredibile. Un temibile, eroico, minaccioso assalto di riff metal e urla devastati. Nonostante sia stato pubblicato dall’importante etichetta metal “Roadrunner”, non ottenne una reazione particolarmente entusiasta da parte del pubblico dell’epoca.

Pride & Glory – “Pride & Glory” (1994)

Zakk Wylde era il chitarrista di Ozzy Osbourne da cinque anni quando il principe delle tenebre annunciò il suo “ritiro” dai tour, in maniera un po’ prematura. Così Zakk lanciò questo gruppo south rock, che per altro rappresentò la sua prima esperienza come cantante e frontman, che originariamente chiamò Lynyrd Skynhead. Sprazzi di metal sono distinguibili nel brano “Horse Called War”, ma banjo, mandolini e armoniche a bocca predominano nell’unico LP dei Pride & Glory.

Control Denied – “The Fragile Art Of Existence” (1999)

La carriera del defunto, grande Chuck Schuldiner è stata una serie costante di evoluzioni. Nel 1999, aveva lasciato sia la sua band originale, i Death, sia il genere con cui fino ad allora si era espresso. Nella sua nuova band, i Control Denied, affidò Lee evoluzioni vocali al frontman operistico Tim Aymar. I fan del death metal inizialmente arricciarono il naso, sostenendo che avesse spinto troppo gli elementi progressive e power metal. Del Chuck che faceva esattamente quello che voleva.. Purtroppo, si sarebbe rivelato non solo il loro unico album, ma anche l’ultimo. Schuldiner infatti morì due anni dopo.

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