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5 musicisti che sono morti nel 2020

Il 2020 è stato un anno tribolato anche nel mondo della musica. Numerosi grandi artisti ci hanno lasciato durante gli ultimi dodici mesi, considerati come autentiche icone nei loro rispettivi generi. Ognuno dei 5 musicisti che abbiamo scelto di menzionare ha fornito spunti di ispirazione per le generazioni successive, oltre ad aver ammaliato milioni di fan. Scopriamo insieme alcuni dei protagonisti della musica rock e non solo che sono morti nel 2020, che hanno saputo dare un contributo notevole anche a livello sociale e culturale.

1. Ennio Morricone

Iniziamo subito da uno dei geni della musica italiana. Il compositore e direttore d’orchestra Ennio Morricone ha realizzato colonne sonore per oltre 400 lavori cinematografici e non, fino a raggiungere un successo globale. Dopo gli inizi come arrangiatore, Morricone iniziò ad occuparsi della musica televisiva prima di collaborare con il regista Sergio Leone nella trilogia dei Dollari. Ha vinto un premio Oscar nel 2016 per The Hateful Eight di Quentin Tarantino, anche se ne aveva già conseguito uno alla carriera qualche anno prima. È morto a Roma il 6 luglio 2020 in seguito ad una caduta accidentale.

2. Eddie Van Halen

Tra i morti nel 2020, Eddie Van Halen è senz’altro tra i più scioccanti. Il chitarrista dei Van Halen è un eroe per ogni collega, capace di farsi notare per uno stile riconoscibile al primo ascolto. Ha creato l’omonima band nel 1972 insieme al fratello Alex e ha raccolto i frutti poco più di un decennio dopo. I due fratelli hanno continuato a sfornare dischi in quantità industriale fino al 2012 e sono stati spesso in tour. Eddie è morto lo scorso 6 ottobre all’età di soli 65 anni, in seguito ad un ictus. Senza di lui, il mondo del rock non è più lo stesso.

3. Little Richard

Il 9 maggio ci ha lasciato lo straordinario innovatore Little Richard, nato nello stato americano della Georgia nel 1932. Dopo aver iniziato con il gospel, si è concentrato sul rock and roll dando vita a successi memorabili come Tutti FruttiLong Tall SallyLucille. Il suo stile in falsetto ha ispirato numerose band, compresi i Beatles e i Rolling Stones. Il suo orientamento sessuale è stato alquanto controverso, con alcune mise molto sgargianti considerate piuttosto audaci. Viene considerato come una delle principali icone del rock del ventesimo secolo.

4. Toots Hibbert

Spostiamoci verso il reggae con Toots Hibbert, artista giamaicano scomparso il 12 settembre. Forse non è il più menzionato tra i morti nel 2020, ma ha avuto il merito di realizzare il primo brano del genere, Do the Reggay. Ha fondato i Toots & The Maytals, band popolare che univa suoni brillanti e tematiche molto serie. Ha continuato a registrare canzoni e ad organizzare tournée per tutta la vita, con l’ultimo album risalente proprio a quest’anno. Inoltre, la sua band ha posizionato ben 31 singoli in vetta alle classifiche giamaicane. Toots è morto a 77 anni, probabilmente in seguito al Covid-19.

5. Andy Gill

Concludiamo con il membro fondatore dei Gang of Four Andy Gill, autentico progenitore del post-punk. Lasciò un segno indelebile nel rock, avendo tra i suoi devoti anche Kurt Cobain. La sua band si sciolse e tornò insieme a più riprese, con lui che era l’unico membro fisso. Inoltre, ha lavorato come produttore di gruppi del livello dei Red Hot Chili Peppers e dei The Futureheads. Andy è scomparso lo scorso 1° febbraio all’età di soli 64 anni a causa di complicazioni dovute ad una polmonite, ma si stima sia stato una delle prime vittime del Coronavirus.

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