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Beatles, John Lennon: “Ecco perchè una reunion della band sarebbe follia”

Lo scioglimento dei Beatles ha caratterizzato uno degli atti più negativi della storia della musica, nonché maggiormente difficili da comprendere per il mondo della stessa, rappresentata da fan e critici che – pur comprendendo tutte le problematiche personali presenti tra i membri della band – non hanno mai assimilato la realtà dello scioglimento della formazione; John Lennon, in occasione di una sua particolare intervista, ha spiegato le motivazioni che l’hanno portato a rifuggere la possibilità di reunion della band, e ad evitare qualsiasi discorso che potesse portare i Beatles a riavvicinarsi dopo il loro scioglimento. Vogliamo prendere in considerazione queste stesse nell’ambito del nostro articolo.

Le dichiarazioni di John Lennon sull’eventuale reunion dei Beatles

Nel corso delle sue dichiarazioni, John Lennon ha avuto modo di spiegare i motivi per cui un’eventuale reunion dei Beatles sarebbe stata assolutamente un errore. Al di là dei problemi personali che c’erano tra i singoli membri, la costante della realtà britannica era quella di una continua limitazione dei singoli membri della band, che hanno sofferto particolarmente di una mancanza di riconoscimento e comprensione. Per questo motivo, non ci sarebbero state le basi in nessun caso.

Ecco come si è espresso nel dettaglio John Lennon: “Non riesco a vedere … Non c’è motivo per cui dovremmo mai suonare insieme. Ascolta la musica [dei singoli]. George sarebbe mai fiorito così se avessimo continuato con il gruppo? Nessuna possibilità. Non c’era spazio. È musica di gran lunga migliore perché non siamo soppressi. Nei Beatles, quando i Beatles erano al loro apice, ci stavamo tagliando le gambe a vicenda. Stavamo limitando la nostra capacità di scrivere ed esibirci inserendola in un qualche tipo di formato ed è questo che ha causato problemi…”

Continuando nel corso della sua intervista, John Lennon ha dichiarato“Ho detto a tutti anni fa ‘Non canterò She Loves You quando avrò trent’anni’. Avevo trent’anni l’anno scorso ed è stato allora che ho sciolto la band, o ho deciso di andarmene. Non so quando l’hanno deciso, o qualsiasi altra cosa … È allora che è successo. Sapevo che non avrei fatto la stessa cosa. Semplicemente non funziona così. È come una squadra di rugby. A volte devi sposarti e lasciare i ragazzi un sabato sera. È proprio così. I Beatles si stavano disintegrando lentamente dopo la morte (nel 1967) di Brian Epstein (il manager della band). È stata una morte lenta. Era evidente in Let It Be (inizio 1969). Era evidente in India quando io e George rimanemmo lì e Paul e Ringo se ne andarono. Ed era evidente in The White Album (1968)”.

 

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