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Beatles: Olivia Harrison svela le ultime parole del marito George prima di morire

George Harrison – chitarrista della famosa band britannica dei Beatles – è venuto a mancare il 29 Novembre 2001 a causa di un tumore. Nel 1998 era stata diffusa la notizia che l’artista avesse sconfitto un cancro alla gola – forse provocato dal vizio del fumo. Poco tempo dopo Harrison aveva consolato i fan dicendo a tutti di stare bene. Nonostante queste – apparentemente – buone notizie, nel 2001 l’ex Fab Four era stato ricoverato in una clinica in Svizzera. Lì seguiva delle terapie dopo aver ricevuto la diagnosi in un tumore al cervello, sviluppatosi dopo quello secondario al polmone. George Harrison è deceduto poco dopo nella casa di un suo amico a Los Angeles. 

La morte di George Harrison e il ricordo dei Beatles

Il 29 Novembre il mondo della musica perde un’altra icona dello storico gruppo dei Beatles. Dopo l’assassinio di John Lennon, se ne va George Harrison a causa di un tumore incurabile. Secondo le sue ultime volontà, il corpo viene cremato e le ceneri – raccolta in una scatola di cartone – vengono disperse nel Gange. Alla notizia della morte dell’ex Beatles, il mondo della musica e non, si stringe nel cordoglio. Tanti i messaggi di affetto e vicinanza alla famiglia, soprattutto da parte degli amici di sempre Paul McCartney e Ringo Starr.

“Ha lasciato questo mondo così come aveva vissuto – dirà la moglie Olivia poco dopo la sua morte – consapevole di Dio, senza paura della morte e in pace, circondato dalla famiglia e dagli amici”. Ad un anno di distanza dalla scomparsa di George Harrison è stato pubblicato l’album solista Brainwashed – accolto con favore sia da critica che da pubblico. Quasi contemporaneamente Olivia e Eric Clapton hanno organizzato un concerto tributo per Harrison dal titolo Concert for George – tenutosi alla Royal Albert Hall il 29 Novembre 1992. I tributi e i ricordi per l’ex chitarrista dei Beatles sono continuati per anni. Nel 2011 ad esempio, Martin Scorsese ha rilasciato un documentario su di lui chiamato George Harrison: Living in the Material World.

Le ultime parole di George Harrison

Sebbene molto spesso sovrastato dal successo di Paul McCartney e John Lennon, George Harrison ha contribuito considerevolmente alla musica dei Beatles. Negli ultimi anni di vita della formazione, il talento compositivo di Harrison divenne sempre più evidente. La sua più grande eredità è infatti un catalogo prezioso e interessante di brani solisti. Un talento che – per stessa ammissione del chitarrista – gli altri Beatles non tennero molto in considerazione, soprattutto l’amico di vecchia data John Lennon.

Eppure il carisma e l’estro artistico di George Harrison sono stati ricordati con commozione e rimpianto dopo la sua prematura scomparsa, il 29 Novembre 1991. Il ricordo più straziante è stato sicuramente quello della moglie Olivia che – in un’intervista per il Telegraph – svelò le ultime parole che il marito le rivolse sul letto di morte. “Olivia, starai bene, starai bene” le disse Harrison. “George aveva ragione, sto bene – commentò poi la donna – anche se mi mancherà fino alla mia morte. Ma lui ha percorso la sua strada e ora io devo percorrere la mia”.

Un amore più forte della morte

Olivia Harrison – in un’intervista per il Telegraph – ha svelato le ultime parole del marito sul letto di morte. Nonostante la prematura scomparsa di George, la donna è riuscita a superare il dolore con la consapevolezza di averlo sempre accanto. “Sento nel mio cuore che se dico una preghiera arriva dritta a lui” ha detto Olivia Harrison, per spiegare la connessione che sente ancora con il chitarrista dei Beatles.

George Harrison ricevette la prima diagnosi di tumore nel 1997. Nel Maggio del 2001 – dopo aver subito un’operazione per rimuovere un cancro al polmone – iniziò la radioterapia per una seconda massa maligna al cervello. I medici – resesi ben presto conto che le terapie non stavano funzionando – lo comunicarono all’ex Fab Four. Harrison decise che non voleva finire i suoi giorni in ospedale. Tornò a Los Angeles dove morì il 29 Novembre 2001.

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