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Billy Idol: quella volta che a Bangkok fu espulso dall’esercito thailandese

Il motto di quasi ogni star del rock è nella maggior parte dei casi “sex drugs and rock and roll“. Tra alberghi sfasciati, incendi ed incidenti di ogni genere, nel corso degli anni abbiamo assistito ad ogni possibile scenario e le follie e gli eccessi di queste star, molto spesso davvero bizzarre, hanno sempre rappresentato un punto fermo della storia del rock. Non capita tutti i giorni, però, di essere scortato dall’esercito ed essere letteralmente rispedito a casa: è questo il caso di Billy Idol, figura chiave del rock britannico degli anni ’80.

Il folle viaggio a Bangkok di Billy Idol

Certo, più e più volte ci siamo soffermati sugli eccessi e le assurdità delle rockstar, ma quello che ha combinato Billy Idol nel 1989 a Bangkok ha davvero dell’assurdo. Idol, al secolo William Michael Albert Broad, all’epoca era appena uscito da una travagliata relazione con Perri Lister e, per superare la separazione, decise di fare un lungo viaggio in Thailandia all’insegna del sesso, dell’alcool e delle droghe insieme ad un amico. Insomma, per lui non c’era modo migliore per superare una rottura.

Dopo una settimana passata a sbronzarsi, i due decisero che era venuto il momento di passare a qualcosa di più pesante: la cocaina. Idol e il suo socio chiesero aiuto ad un tassista che, poco dopo, portò loro una boccetta contenente della polvere biancastra. Idol, esperto in questo campo, prima di acquistare la roba pensò bene di assaggiarla per assicurarsi che fosse veramente quello che cercava. Infilò le dita nella fiaschetta, assaggiò e… capì subito che non si trattava di cocaina.

Il tassista, infatti, procurò ai due svalvolati on the road dell’eroina di primissima qualità e, naturalmente, i due si ‘accontentarono’ senza troppe storie. Billy Idol capì sin da subito che si trattava di eroina purissima, così forte che sarebbe bastata anche solo una punta per mandarti completamente fuori di testa. E, combinazione, era proprio quello che cercava.

L’intervento dell’esercito thailandese

Ormai il danno era fatto, Idol e il socio si trovarono in una dimensione totalmente distorta, fatta di allucinazioni e sbalzi d’umore. Quell’eroina era così potente che i due dovettero prendere dei tranquillanti per provare a tornare alla normalità, anche solo per un momento. Purtroppo, però, nemmeno questo funzionò. Anzi, se possibile i tranquillanti peggiorarono una situazione già troppo drammatica. Billy Idol si trasformò in una macchina della distruzione, una folle rockstar completamente fuori controllo.

La sete di devastazione di Idol non conosceva limiti: suite distrutte, televisori che volavano a destra e a manca e danni per migliaia e migliaia di dollari. Nemmeno la polizia riuscì a fermare l’ira dell’artista britannico e, così, qualcuno si sentì in dovere di coinvolgere addirittura l’esercito thailandese. Idol fu placcato, calmato, legato su una barella e rispedito verso gli Stati Uniti.

“Mi è andata fin troppo bene -ammetterà l’artista anni dopo- avrebbero potuto benissimo sbattermi in una cella e buttare via la chiave.”

 

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