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Auguri Bob Dylan: i cinque momenti più importanti della sua carriera

Nato il 24 maggio 1941, Bob Dylan è, senza dubbio, una delle figure più rappresentative della storia della musica. Dalla leggenda del Patto con il Diavolo fino al Premio Nobel rifiutato, c’è tanto da dire sul cantautore, compositore e poeta statunitense, che ha contribuito a un cambiamento radicale non soltanto nella storia della musica, ma dell’arte in generale. Vogliamo esprimere questa incredibile carriera attraverso alcuni momenti salienti: i cinque momenti più importanti della carriera di Bob Dylan.

Top cinque momenti di Bob Dylan: il concerto al Newport Folk Festival e la svolta elettrica

I momenti migliori della carriera di una persona non sono, necessariamente, i momenti in cui tutto va bene o in cui c’è grande clamore o successo, ma possono essere anche prestazioni negative o fortemente contestate. Quella che la storia ci ha consegnato come la svolta elettrica di Bob Dylan è sicuramente un momento, di per sè, negativo ma che – se consideriamo nel suo complesso – non possiamo far altro che indicare come uno dei migliori.

Era il 1965 quando, in occasione del concerto al Newport Folk Festival, la grande contestazione che colpì il cantautore e poeta statunitense fu tale che Bob Dylan abbandonò il palco dopo tre canzoni. Successivamente, tornato sul palco e avendo eseguito due canzoni in acustica, i pareri cambiarono e Dylan accolto positivamente.

La conversione spirituale e le polemiche musicali

La celebre conversione spirituale di Bob Dylan, che decise di maturare nuove concezioni in materia mistico-religiosa, caratterizzarono sicuramente uno dei migliori momenti della carriera dello statunitense. Dopo essere diventato quello che fu, poi, considerato un cristiano rinato, Bob Dylan realizzò due album completamente ispirati alla sua conversione, all’interno dei quali l’impostazione musicale dominante era quella gospel.

Nonostante la qualità dei suoi prodotti non fosse certamente scadente, le polemiche non mancarono: l’atteggiamento rinnovato di Bob Dylan causò polemiche in più settori, basti pensare che John Lennon, prima di trovare la morte nel 1980, scrisse una canzone (che non fu mai terminata) in risposta a Gotta Serve Somebody del cantautore.

Il Grammy Award del 1991

Il motivo per cui citiamo quello del Grammy Award del 1991 tra i momenti migliori della carriera di Bob Dylan non sta tanto per l’ottenimento dell’ambizioso premio da parte dello statunitense, ma per l’atteggiamento che lo stesso assunse sul palco, a dimostrazione del suo immenso talento, a cui si accompagnava un’indole provocatoria che l’ha sempre caratterizzato.

La cerimonia dei Grammy Awards del 1991, che videro Bob Dylan ricevere il Grammy per la carriera, fu presentata da Jack Nicholson: quando Dylan raggiunse il palco omaggiò tutti con la sua versione polemica di Masters of War, in riferimento alla Guerra del Golfo. Farlo in anni in cui la guerra era imperversante, di fronte ad un pubblico americano, fu un qualcosa di incredibile.

La realizzazione di Forever Young

Se la si considera dal punto di vista sentimentale, la realizzazione di Forever Young non può che essere considerata come uno dei momenti migliori della carriera di Bob Dylan. Dopo aver firmato con la Asylum Records, la neonata casa discografica di David Geffen, lo statunitense realizzò il suo quattordicesimo album in studio, Planet Waves, che contiene due versioni di Forever Young.

La canzone fu un incredibile successo nei live: diventata un marchio di fabbrica delle esibizioni di Dylan, essa è il prodotto di un non voler troppo eccedere in sentimentalismi, se la si pensa come lo statunitense. Se si accolgono le parole della critica, invece, si può parlare di «qualcosa di innografico e profondo che parla del padre che è in Dylan»

Il Premio Nobel per la Letteratura

Quest’ultimo momento è sicuramente quello conosciuto da tutti, senza alcun dubbio. L’attribuzione del Premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan ha suscitato tanto scalpore nella comunità di Stoccolma e non solo; a ciò si sono aggiunte quelle polemiche nate a seguito del suo mancato ritiro del Premio Nobel.

Tanto silenzio e tanta attesa, da parte dello statunitense che aveva già abituato i propri fan a un comportamento di questo tipo, prima di ricevere il Premio con una cerimonia in gran segreto.

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