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Bohemian Rhapsody: tutti gli errori e le inesattezze del film sui Queen

Ne abbiamo parlato molto, sottolineando tanti aspetti differenti. Le vostre parole, però, ci hanno fatto riflettere: dal punto di vista della sceneggiatura sono molti gli errori, le inesattezze e le “licenze di troppo” che il film si è preso. In quest’articolo consideriamo, allora, tutto ciò che non va in Bohemian Rhapsody. Attenzione, però: il nostro giudizio (che trovate in quest’articolo) sul film rimane inalterato.

L’incontro tra Freddie Mercury e gli Smile non fu casuale

Nel film l’ingresso di Freddie Mercury all’interno di quelli che diventeranno, poi, i Queen avviene per caso: a seguito dell’abbandono di Tim Staffell il cantante, parlando con Brian May e Roger Taylor, li convince a far parte degli Smile (così si chiamava la band) cantando.

Non andò così: Freddie Mercury si trovava già all’interno di una formazione – gli Ibex – e conosceva già May e Taylor, dal momento che sia Mercury che Staffell frequentavano lo stesso istituto. Inoltre, Bulsara aveva già chiesto più volte a Brian May di far parte della formazione.

Il rapporto con Mary Austin

All’interno di Bohemian Rhapsody il rapporto tra Freddie Mercury e Mary Austin vive di alti e bassi, com’è giusto che sia nel romanzare una storia che, però, nella realtà non visse fasi di crisi come viene mostrato nel fil.

Innanzitutto, i due non si conobbero nella stessa sera in cui Freddie entrò anche a far parte degli Smile, ma qualche tempo dopo. Inoltre, nonostante la fase di difficoltà del cantante, la Austin non gli fu mai lontana come invece lascia intendere il film.

La creazione di We Will Rock You

Uno degli errori che più ha fatto storcere il naso è quello relativo alla creazione di We Will Rock You. All’interno di Bohemian Rhapsody viene mostrata una scena in cui si assiste alle prime fasi della nascita del brano: da Brian May che invita i compagni di band a suonare battendo mani e piedi fino a Mercury che, convincendosi della validità del brano, decide di scrivere un pezzo.

Si tratta di una vera e propria licenza cinematografica: non sta a noi dire se sia positiva o negativa, dal momento che è stata ricercata una spiegazione quanto più plausibile possibile di quella che potesse essere la storia di uno dei brani più famosi dei Queen.

I Queen non si sono mai sciolti ufficialmente

I Queen non si sono mai sciolti ufficialmente: non che il film lo affermi, ma lo lascia intendere in più di un’occasione. Per esaltare quanto più possibile parametri e contesti più volte, in Bohemian Rhapsody, è stato mostrato un lato di Queen rappresentato da litigi e dissidi.

Nella realtà, però, non c’è mai stata una fase in stile Beatles per la formazione britannica. Momenti di pausa ce ne sono stati, e hanno portato tutti i membri della band (escluso Deacon) a dedicarsi a progetti da solisti. Ma nient’altro; in quest’ottica, anche il Live Aid – così come mostrato nel film – è stato troppo romanzato: non si è trattato del primo concerto del ricongiungimento, dal momento che i Queen erano già tornati in studio. Più che altro, però, il film non sbaglia nell’intenderlo concerto della ripartenza e della rivitalizzazione.

La bisessualità di Freddie Mercury non fu mai rivelata alla famiglia

Sulla questione della bisessualità di Freddie Mercury c’è da fare più di qualche appunto: nel film viene mostrato egregiamente il colloquio privato tra Freddie e Mary Austin, all’interno del quale il cantante dei Queen afferma di essere bisessuale. Tutto il resto, però, è stato troppo forzato: il cantante dei Queen non conobbe Jim Hutton ad una festa da lui organizzata, ma in un locale.

Inoltre, la famiglia non seppe mai del suo amore per l’uomo: fino alla fine tutti pensavano che si trattasse di un giardiniere, e non sapevano della bisessualità di Mercury. L’AIDS, infine, non gli venne diagnosticato prima del Live Aid (e non ci fu nessuna confessione alla band, di conseguenza) ma solo due anni dopo.

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