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Brian May: “I Queen non hanno mai rifutato di suonare agli Oscar”

Con la candidatura a ben 5 Oscar, il biopic Bohemian Rhapsody ha fatto parlare di sè. Il prossimo 24 febbraio, nella splendida Los Angeles, si terrà la cerimonia per consegnare le statuette dell’Academy Award, tra le più prestigiose nel mondo del cinema. Sicuramente il film dedicato ai Queen e a Freddie Mercury sarà in lizza per la vittoria di una delle statuette.

Recentemente, alcune dichiarazioni da parte di una rivista, hanno costretto Brian May, chitarrista dei Queen, a dover dare una spiegazione su alcune voci che circolavano riguardanti la band inglese.

Brian May e l’invito alla cerimonia

Diversi giorni addietro, il magazine inglese Daily Express, aveva pubblicato una notizia su un presunto invito per i Queen, da parte dell’Academy, ad esibirsi sul palco durante la cerimonia di premiazione. Secondo quanto riportato, i due membri rimasti della band inglese, Brian May e Roger Taylor, avrebbero rifiutato questo invito.

Con un post sul suo canale Instagram, Brian May ha dichiarato che la notizia è falsa. Negando quanto riportato dal magazine inglese e ribadendo il supporto della band per il film Bohemian Rhapsody, il chitarrista dei Queen ha detto che sarà presente per supportare il biopic.

Le 5 candidature per il film

Il film Bohemian Rhapsody è stato nominato in cinque categorie del Premio Oscar 2019. Tra le più importanti possiamo citare la nomination per il miglior film, premio che verrebbe assegnato al produttore della pellicola. Altra importante candidatura è quella come miglior attoreRami Malek, per la sua splendida interpretazione nei panni di Freddie Mercury.

Da segnalare anche la candidatura per il miglior montaggio a John Ottman, collaboratore storico di Brian Singer, regista di Bohemian Rhapsody, fin dal suo primo lungometraggio Public Access. Inoltre, la pellicola ha ottenuto la nomination per il miglior montaggio sonoro a John Warhurst e Nina Hartstone, oltre che la nomination per il miglior sonoro a Paul Massey, Tim Cavigin e John Casali.

 

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