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Dall’ultima visita di Syd Barrett ai Pink Floyd a Wish You Were Here

Il 5 giugno è una data importantissima per i fan dei Pink Floyd, oltre che per i componenti stessi della band. Fu in occasione del 5 giugno del 1975 che, probabilmente, la band britannica conobbe la svolta definitiva che la portò a diventare ciò che poi è stata, in virtù dell’imminente pubblicazione di Wish You Were Here, l’album della consacrazione, il secondo della triade perfetta con The Dark Side of the Moon e The Wall. Fu in occasione del 5 giugno del 1975 che ci fu l’ultima visita di Syd Barrett agli studi di registrazione dove si trovavano i Pink Floyd. Una visita incredibile, emozionante, che forse ha cambiato irrimediabilmente la vita di tutti i componenti della band.

La visita di Syd Barrett agli Abbey Road studios di Londra

Era il 5 giugno del 1975 quando i Pink Floyd ricevettero, quando si trovavano all’interno degli Abbey Road studios di Londra per effettuare le registrazioni di Wish You Were Here, una visita insolita e di cui inizialmente non si resero conto. Si trattava di Syd Barrett, che si era però presentato in un modo piuttosto particolare e irriconoscibile per gli altri membri della band.

Calvo, visibilmente sovrappeso e con aria stralunata, Syd Barrett apparve come irriconoscibile in un primo momento. Soltanto successivamente David Gilmour si rese conto di chi fosse, e lo invitò ad ascoltare Shine on you Crazy Diamond.

Da questo momento in poi le fonti si dividono, e le testimonianze sono tutte diverse: c’è chi dice che Syd Barrett, come se non fosse successo nulla negli anni precedenti, abbia chiesto agli altri membri della band quando iniziassero le sessioni di registrazione; chi afferma, invece, che dopo aver ascoltato la canzone a lui dedicata, Barrett abbia commentato dicendo che “era troppo rumorosa”; chi, infine, parla di copiosi pianti da parte di Gilmour e Waters. 

Wish You Were Here, il capolavoro dei Pink Floyd dedicato a Syd Barrett

Qualunque sia la realtà, non si può non considerare come la vita dei Pink Floyd sia irrimediabilmente cambiata da quel momento in poi. Quella carica, quella voglia di realizzare un prodotto dedicato a Syd Barrett si intensificarono, tanto da portare i Pink Floyd a realizzare un intero album che fosse indirizzato a quel diamante grezzo che ha cambiato la storia, nel bene e nel male, della formazione.

La storia della musica conserverà la bellissima e interminabile Shine on you Crazy Diamond come un cimelio incredibile e di incredibile bellezza. Per questo motivo Wish You Were Here non è uno degli album della band, né tantomeno un capolavoro (dato che la definizione sarebbe troppo restrittiva): è l’album per eccellenza, il prodotto perfetto. 

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