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Dave Grohl: la vera storia dietro la nascita dei Foo Fighters

Quando – nell’Aprile del 1994 – scompare tragicamente Kurt Cobain, non solo la musica rimane orfana di una delle sue menti più lucide e profonde. Ma anche i suoi stessi compagni di band – Dave Grohl e Krist Novoselic – si trovano davanti alla triste e ineluttabile scelta di proseguire con la musica o smettere per sempre. Grohl – in particolare – ha sempre ammesso di essersi dovuto allontanare per un pò da quel mondo. Anche solo accendere la radio o imbracciare uno strumento gli faceva tornare alla mente tutto il periodo con i Nirvana. Dopo un pò – e dopo aver rifiutato di unirsi sia a Tom Petty che ai Pearl Jam – iniziò a registrare da solo i pezzi che andava componendo da anni. Dave Grohl capì che tornare alle proprie origini – suonando e incidendo in uno scantinato – avrebbe potuto riaccendere in lui la scintilla dell’Arte. Cosa è nato da tutto questo lo sappiamo tutti. Di lì a poco il batterista dei Nirvana avrebbe dato vita ai Foo Fighters, continuando a suonare fino ad oggi. Ma come sono nati veramente? Qual è la vera storia dietro l’origine della band di Dave Grohl?

La vera storia dei Foo Fighters

I Foo Fighters sono indubbiamente una delle band più longeve e amate nel mondo della musica internazionale. Se ad avvicinare inizialmente il pubblico è stato forse il fatto che Dave Grohl venisse dai Nirvana, ora il frontman si è riuscito a guadagnare una propria identità –  grazie soprattutto alla sua band. Uscire da un ambiente underground come quello del Grunge di Seattle e uscire dall’ombra di Kurt Cobain non deve essere stato facile. Ma ormai i Foo Fighters si sono conquistati la stima e l’amore di milioni di fan, che hanno seguito appassionatamente la loro storia. A metterla nero su bianco ci ha pensato Stevie Chick con il libro Foo Fighters: The Band that Dave Made – per ripercorre ordinatamente l’origine e lo sviluppo del gruppo di Grohl.

Il titolo non potrebbe essere più emblematico di così. E’ ovvio che con i Foo Fighters – più che con qualsiasi altra band – il merito sia stato di un solo uomo. I Foo Fighters sono la creatura di Dave Grohl, che grazie alla sua creazione è riuscito a esorcizzare il dolore per la morte di Kurt Cobain e la fine dei Nirvana. Il libro di Stevie Chick parla proprio dei primi passi mossi da Grohl e dagli altri membri della band: dai primi live alle esibizioni nelle grandi arene, dalle esibizioni per poche persone al successo su scala globale.

Il primo live dei Foo Fighters

Il libro di Stevie Chick – un vero e proprio omaggio a Dave Grohl e ai suoi Foo Fighters – si apre con il racconto del primo live della band. Nemmeno un vero e proprio live, perché fu organizzato dai membri del gruppo in persona e venne visto solo dai una cinquantina di persone – per lo più parenti e amici. Era esattamente il 19 Febbraio del 1995 a Seattle. “Volevamo che tutti fossero ubriachi – ha poi ricordato Grohl in un’intervista per Alternative Presscosì da dirci “Ragazzi siete veramente bravi”. Probabilmente l’alcool non sarebbe nemmeno servito perché quella prima esibizione fu un successo, sia per il pubblico che per il morale del gruppo. “Quindici minuti dopo io e Pat [Smear] ci siamo abbracciati e ci siamo detti “Andiamo a suonare da un’altra parte”.

L’entusiasmo messo in moto dal primo live a Seattle portò subito i Foo Fighters ad Arcata – una cittadina nel Nord della California – appena quattro giorni dopo. Il concerto – aperto a tutti – ovviamente venne organizzato in fretta e furia. Il gruppo di Dave Grohl chiese di poter aprire agli The Unseen – una cover band che andava dai Beatles a Elvis Costello – che si sarebbe esibita nel rock club Jambalaya. Nonostante la fretta, la serata fu un successo travolgente, con centinaia di persone accorse per vedere i Foo – sia dentro che fuori dal locale. Dave Grohl improvvisò persino un banchetto per il merchandising, vendendo le magliette dei Foo Fighters a tre dollari l’una – magliette stampate lungo la strada per Arcata.

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