R3M

Pink Floyd, David Gilmour ha svelato fatti inediti sulle prove nell’hangar di Toronto

David Gilmour – iconico chitarrista dei Pink Floyd – è stato intervistato per il podcast The Lost Art of Conversation. Un’unico, intenso faccia a faccia tra la rockstar e Matt Everitt della BBC Radio. Il risultato finale è stato mandato in onda a partire dal 25 Novembre 2019, in promozione dello speciale cofanetto Pink Floyd – The Later Years 1987-2019. L’uscita del box è prevista per il 13 Dicembre. Attraverso la serie il pubblico ha modo di scoprire i quattro pilatri su cui si ergono la creatività e l’innovazione dei Pink Floyd.

EPISODIO 1, THE STUDIO

In anticipazione dello speciale cofanetto che narra gli ultimi anni di una delle band più famose e iconiche della storia, David Gilmour ha passato in rassegna le quattro parole chiave che caratterizzano i Pink Floyd. Il primo episodio del podcast The Lost Art of Conversation focalizza dunque l’attenzione sullo Studio. Il chitarrista statunitense parla – ai microfoni della BBC – del periodo in cui la band tornò alle jam session negli studi di registrazione. Molte cose erano cambiate – nella tecnologia e nelle innovazioni discografiche – e la formazione abbracciò entusiasticamente le novità.

EPISODIO 2, ARTWORK

Nel secondo episodio del podcast condotto da Matt Everitt, David Gilmour passa a parlare dell’ideazione e della successiva realizzazione della copertina per A Momentary Lapse of Reason. L’album venne pubblicato dai Pink Floyd dopo la defezione di Roger Waters e prima dello scioglimento ufficiale nel 1995. Il concept iniziale venne immaginato da Gilmour stesso che disegnò lo schizzo di un letto singolo e vuoto. In seconda battuta il grafico Storm Thorgerson trasformò quell’unico oggetto in circa 500 letti per la copertina di A Momentary Lapse of Reason.

EPISODIO 3, LIVE PERFORMANCES

Nel terzo frame del podcast sugli ultimi anni dei Pink Floyd, David Gilmour ricorda il periodo in cui la band provava nella prospettiva di un nuovo tour. Per l’occasione era stato affittato un hangar all’aeroporto di Toronto. Il progetto si risolse di fatto in una sorta di reunion in Nord America, dove la band statunitense non tornava dagli anni ’80. A distanza di anni da quel pezzo di storia, il chitarrista dei Pink Floyd ha svelato un fatto inedito sulla sessione di prova nell’hangar. “Ho messo insieme queste persone e loro hanno provato di fatto senza di me per una o due settimane – ha ricordato David Gilmour […] Poi abbiamo affittato un hangar all’aeroporto di Toronto per la produzione di un intero show”.

David Gilmour spiega poi che la scelta dell’hangar è stata motivata da questioni economiche. “Ho pensato che un hangar sarebbe stato meno costoso che affittare un intero stadio a Toronto o da qualsiasi altra parte. In più la sicurezza è veramente eccellente”. Matt Everitt – della BBC Radio – ha continuato a intervistare il chitarrista dei Pink Floyd sulla sessione di prove a Toronto. “Dovevamo farci controllare il passaporto tutti i giorni per fare le prove perché stavamo in un aeroporto internazionale – ricorda Gilmour – […] non stavamo registrando nulla comunque, non importava. Come se il rumore importasse. Facevamo abbastanza rumore anche noi”. 

EPISODIO 4, UNRELEASED NEW MATERIAL FROM THE BOX SET

La parte conclusiva del podcast The Lost Art of Conversation si concentra sul materiale inediti incluso nello speciale box in uscita il prossimo 13 Dicembre 2019. Accanto ai successi di una della più grandi band di tutti i tempi, i fan potranno ascoltare anche lavori rari e mai pubblicati dai Pink Floyd.

David Gilmour – nell’episodio finale della serie girata con la BBC – parla di queste perle rare e dei suoi ricordi. Ripercorre gli anni più gloriosi e brillanti passati con i suoi compagni di band mentre li guarda volare – in dirigibili promozionali – sulla spiaggia di Miami.

 

Articoli correlati

Condividi