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Depeche Mode: perché la band inglese si chiama cosi?

I Depeche Mode si sono formati a Basildon in Inghilterra nell’ormai lontano 1980. Nel corso della loro lunga carriera di quarant’anni, la band ha pubblicato in totale 24 album, tra album in studio, live e raccolte,  collezionando molti successi come per esempio “Personal Jesus”, “Enjoy the Silence”o “I Feel You”. La band, capitanata dal frontman Dave Gahan, non si è sempre chiamata così, ma si è arrivati a Depeche Mode dopo vari tentativi.

Gli anni dell’esordio

La storia del gruppo in realtà inizia nel 1976, quando il trio formato da Vince Clarke, Mark Pex e Andrew Fletcher da vita ai No Romance in China, ma, malgrado il nome suggestivo, il progetto non ebbe seguito. Così tre anni dopo del 1979 Vince Clarke torna all’attacco con un nuovo gruppo insieme a Martin Lee Gore chiamato French Look prima e Composition of the Sound poco dopo, quando Andrew si unì a loro.

L’entrata nella band di David Gahan

A questo punto però i Composition of the Sound non avevano un vero e proprio cantante. La situazione cambia quando Vince ascolta in un locale  un’ interpretazione della canzone “Heroes” del duca bianco David Bowie, interpretata da un ragazzo di nome David Gahan. Gli propone dunque di entrare a far parte della band, proposta che, come sappiamo, il cantante accettò.

Da Composition of the Sound a Depeche Mode

Appena entrato a far parte della band David Gahan mise subito in campo le sue idee, dapprima proponendo di modificare il nome della band da Composition of the Sound a Depeche Mode. Questo nome si ispirava ad una rivista francese di moda omonima dell’epoca. Ci sono state diverse traduzioni di questo nome data la confusione che genera la parola dèpeche con il verbo se dèpecher. Le traduzioni dunque possono essere gazzettino di moda oppure moda passeggera, moda pronta o moda veloce.

Depeche Mode ospiti di Mike Bongiorno

Proprio a proposito del nome della band è legato un curioso aneddotto legato al nostro paese. La vicenda nello specifico ha avuto luogo alla trasmissione datata 1983 Superflash condotta da Mike Bongiorno quando l’amato conduttore ha intervistato i quattro elementi del gruppo a seguito della loro esibizione. Durante questa conversazione Mike, oltre a definire David Gahan il più inteligente, chiedere a Martin Lee Gore se era un ragazzo o una ragazza a causa del suo abbigliamento, chiedere come facevano a pettinarsi i capelli, suggerire ai ragazzi di vestirsi colorati e non di nero, spiega alla band che il nome della band non è tanto di suo gusto proprio per la sua traduzione  “moda passeggera”.

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