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Eddie Van Halen, la lista degli artisti che l’hanno influenzato

Torniamo oggi a parlare e a rendere omaggio ad uno dei più grandi chitarristi della musica mondiale: Eddie Van Halen. Deceduto lo scorso 6 ottobre dopo una lunga battaglia contro il cancro, il co-fondatore dei Van Halen ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di milioni e milioni di appassionati di rock, in quello dei suoi familiari e dei suoi compagni di band. Inserito nella lista dei 100 migliori chitarristi al mondo -alla posizione numero 8- e precursore della tecnica del tapping, Eddie Van Halen è stato infatti uno dei più talentuosi e innovativi chitarristi del ventesimo secolo. Oggi vogliamo tornare indietro nel tempo, per la precisione al 2011: quell’anno infatti il compianto Eddie Van Halen si soffermò sulle sue più grandi influenze e sui guitar hero che hanno cambiato la sua vita e il suo modo di percepire la musica.

Eddie Van Halen: in una vecchia intervista (rimasta inedita fino ad oggi) rivelò le sue più grandi influenze

Nel 2011, il compianto Eddie Van Halen, fu interrogato dal team di Rolling Stone sulle sue più grande influenze e sui guitar hero che hanno cambiato il suo modo di concepire la musica. Il botta e risposta fu molto interessante e l’intervista -rimasta inedita fin ad oggi- rappresenta un’importante testimonianza dei gusti e delle influenze del co-fondatore dei Van Halen.

“In realtà non mi sono mai classificato come un chitarrista o cose del genere, non mi piace etichettare. Per me non sono le Olimpiadi, non è una competizione. Ai tempi di Beethoven, Mozart e Chopin come avremmo potuto valutarli? Erano tutti bravissimi, tutti dei veri e propri geni della musica, erano così bravi che non potevi metterli in nessun ordine.”

L’intervista di Rolling Stone del 2011

“Quindi, sinceramente, non ho mai capito questi sondaggi -ha continuato Eddie Van Halen facendo riferimento a quelle classifiche del tipo “i dieci migliori chitarristi al mondo- e, se proprio dobbiamo farlo, dobbiamo cominciare dai pionieri. Da coloro che prima di tutti hanno impugnato una chitarra. Oppure, ancora, da Les Paul e Leo Fender: senza di loro non ci sarebbero chitarre da suonare.”

A proposito dei suoi gusti e delle sue influenze, il co-fondatore dei Van Halen ha spiegato:

“Ad un certo punto poi è arrivato Eric Clapton, che è in cima alla lista delle mie più grandi influenze. Ciò che mi ha attratto veramente dello stile di Clapton è la semplicità. La semplicità con cui trattava lo strumento. E, naturalmente, non è stato l’unico ad influenzarmi. Ci sono stati i Cream, i Bluesbreakers, Jimmy Page e Pete Townshend e tanti altri ancora. Jimi Hendrix, ad esempio, non mi ha mai appassionato, credo di non aver mai comprato un suo disco.”

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