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Freddie Mercury, come ha reagito il leader dei Queen alla morte di John Lennon?

Freddie Mercury fu davvero scioccato e negativamente sbalordito riguardo la morte di John Lennon, avvenuta l’8 dicembre del 1980. Il giorno dopo la morte dell’ex voce e chitarra dei Bealtes, il leader dei Queen aveva pubblicamente elogiato e celebrato il cantante inglese ed ex membro dei Fab Four. Secondo Freddie Mercury, John Lennon aveva quella magia che gli altri cantanti ed interpreti non avevano e si è ispirato a lui. Il vero obiettivo di Mercury era quello di diventare come John Lennon e di imprimere un vero e proprio segno nella storia della musica. E pensiamo che Freddie aveva una vocalità molto più ampia e riconoscibile di Lennon, ma la questione era diversa. Vediamo allora la tristezza del leader dei Queen dopo la morte di John Lennon.

LA MORTE DI JOHN LENNON E IL RICORDO DI FREDDIE

L’8 dicembre 1980 John Lennon fu assassinato da Mark Chapman a New York. Il giorno successivo, i Queen si esibirono a Londra, dove Freddie Mercury cantò Imagine per ricordare e onorare l’ex star dei Beatles. Era un grandissimo fan di John Lennon, questo era Freddie Mercury (lasciando per un attimo da parte la sua carriera con i Queen e i suoi lavori solisti). Freddie aveva infatti dichiarato: “John Lennon era il più grande dell’umanità e un genio assoluto. Anche in una fase molto giovane quando era con i Beatles, ho sempre preferito le cose di John Lennon. Non so perché. “Aveva solo quella magia…”.

L’UMILTÀ DI MERCURY VERSO JOHN LENNON

Al contempo, Freddie Mercury non si riteneva assolutamente a livello di John Lennon. Nonostante in pubblico il leader dei Queen dimostrasse spesso un atteggiamento arrogante e provocatorio, non si sentiva all’altezza di John Lennon. Aveva dichiarato: “A dire il vero, non mi piacerebbe mai mettermi alla pari con John Lennon, perché era il più grande, per quanto mi riguarda. Non si tratta di avere meno talento, solo che alcune persone sono in grado di fare certe cose meglio di chiunque altro, e sento che non sono attrezzato per fare le cose che Lennon ha fatto.” Freddie ha poi aggiunto: “Penso che nessuno dovrebbe farle [le canzoni di John Lennon], perché John Lennon era unico ed è così“.

L’EREDITÀ ARTISTICA DI JOHN LENNON

Lo ammiro moltissimo. Quando ho saputo che Lennon era morto, sono rimasto scioccato e sbalordito.” Queste sono state le parole a caldo di Freddie Mercury dopo la morte dell’ex Beatle. Dal momento che il 2020 è l’anno del 40 anniversario della morte di John Lennon, è giusto ricordare questa straordinaria figura che fu John Lennon. Lennon ispirò moltissimi artisti, a partire dallo stesso Freddie Mercury, fino a Ben Harper, Liam Gallagher e moltissimi altri artisti. Non fu neppure molto la vocalità di John Lennon, da lui stesso definita negli anni “scialba” a condizionare tanto il mondo della musica, ma il suo metodo di scrittura.

JOHN LENNON E IL ROCK

John Lennon era infatti il componente più vicino al genere rock all’interno dei Beatles, ricercando spesso un tipo di melodia non sempre regolare, ma spesso atipica. Al contempo il suo interesse andava anche verso il genere della ballad inglese con testi piuttosto forti e diretti, nonostante un’apparente dolcezza. Imagine è l’esempio più lampante, ma non solo. Il disco Some Time in New York City del 1972 presenta invece toni molto più rock e dal fortissimo stampo polemico. Da quel momento questo piglio verrà tenuto anche negli album successivi. Ecco quindi da dove viene tristezza del leader dei Queen dopo la morte di John Lennon.

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