R3M

Genesis, come nasce The Lamb lies down on broadway?

I Genesis sono un gruppo musicale rock britannico, formatosi nel 1968. Si affermano come uno dei maggiori gruppi di rock progressivo di quegli anni e la loro carriera -cominciata appunto nel 1968– continuerà senza severe interruzioni fino al 1998. Dopo vari scioglimenti -tra cui uno di quasi dieci anni fino al 2006- la band risulta ancora in attività. Indimenticabile nella loro storia il passaggio che vi è stato da Peter Gabriel a Phil Collins. Proprio a proposito del primo frontman vedremo come è nato l’ultimo album che lo vede come voce. Ecco la storia e la nascita di The Lamb lies down on Broadway dei Genesis.

Il concept album

Siamo tra l’agosto e l’ottobre del 1974 e i Genesis hanno cominciato a registrare il loro sesto album in studio che intitoleranno The Lamb lies down on Broadway. Stavano da tre mesi lavorando a nuovo materiale nell’edificio storico Hedley Grange, adibito a luogo di prove e registrazioni durante gli anni Sessanta-Settanta. Decisero però -sotto idea di Gabriel- di proiettarsi verso un concept album che doveva avere come centro un ragazzo portoricano di New York City, che venne chiamato Real. 

Purtroppo non fu un periodo molto tranquillo, anche perché Gabriel insistette particolarmente per scrivere da sé tutti i testi, creando non poche polarizzazioni fra i membri.

La produzione di un album doppio

I Genesis durante quegli anni avevano portato in tour il loro famoso album Selling Englad by the Pound. Arrivarono alla conclusione che sarebbe stato proficuo per la band puntare ad un doppio album, così da avere un doppio “spazio” per il doppio del materiale. Questo si sarebbe tradotto nella possibilità di proporre più bravi che vedessero al centro la loro sperimentazione e in generale, le loro idee.

Come già precisato, fu Gabriel ad optare per la storia di Real. Si impegnò affinché il nome di questo suo personaggio non avesse origini rintracciabili, ma poco dopo non solo si rese conto che i The Who l’avevano già utilizzato, ma che il suo diminutivo era anche molto popolare fra i nomi maschili. Nonostante questo, fu fedele alla sua scelta, e il nome rimase quello proposto.

Il nuovo modo di produrre e i problemi fra i membri

Purtroppo ci furono non pochi problemi durante la produzione. Gabriel che a buon titolo si sentiva il motore dell’idea, disse che sarebbe stato il caso di lasciare la scrittura dei testi a lui, mentre avrebbe dato ai compagni il compito di adattare la musica. Scelta ardua e facilmente criticabile, poiché i membri avevano fino ad allora collaborato nei testi e condiviso i crediti musicali. Questo portò ad una situazione di scissione, dove Peter Gabriel lavorava isolato in una stanza per i testi e il resto dei ragazzi in un’altra sala per la musica. Solo in un caso Gabriel non riuscì a rispettare i tempi di consegna e quello della traccia omonima all’album, che finirono in seguito gli altri membri. Le registrazioni poi, furono concluse in altra sede, precisamente a Glaspant Manor con l’utilizzo di uno studio mobile.

La storia dietro The Lamb lies down on Broadway dei Genesis

Gabriel basò tutta la sua storia su Real, il ragazzo portoricano che va alla ricerca di sé stesso. Secondo Phil Collins i temi che più si avvinano al contenuto della storia sono il consumismo, la rivoluzione sessuale, la mitologia e la doppia personalità e, naturalmente tanti altri, con diverse sfaccettature. Proprio per la complessità della trama, accettata dallo stesso Gabriel, la si ritrova scritta per intero nella copertina dell’album. Real si scoprirà e capirà che l’idea che aveva di lui non era effettivamente esatta.

In apertura si vede Real con in mano una bomboletta che gira per le strade con uno strano e profondo senso di odio verso tutti. Il riferimento al The Lamb lies down on Broadway viene inserito dai Genesis – o meglio da Gabriel- proprio a questo punto. Quell’agnello infatti, farà un certo effetto a Real, che proseguirà il suo cammino…

La pubblicazione e il successo

Nonostante diversi diverbi, l’album venne pubblicato come doppio il 22 Novembre del 1974, pur avendo pubblicato come singoli “Counting Out Time” con “Riding the Scree” come lato B, il primo giorno dello stesso mese. Il risultato fu più che positivo. Raggiunse la decima posizione nella UK Albums Chart e la 41 nella Billboard 200 statunitense e fu anche benaccolto dalla critica. La copertina da canto suo, fu scelta in contrapposizione ai gusti colorati di quel periodo, prediligendo un bianco e nero e tanta semplicità. Infine, parte più che importante nella storia del gruppo, questo è l’album che vedrà Gabriel per l’ultima volta come frontman del gruppo.

Articoli correlati

Condividi