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Green Day, perché il primo album della band di Billie Joe Armstrong è degno di nota?

Perché il primo album della band di Billie Joe Armstrong, ovvero i Green Day, è degno di nota? Beh, semplice, perché è il primo! A parte gli scherzi, ci sono alcuni elementi particolarmente significativi che vanno segnalati e che danno una patina molto interessante a questo disco. Primo su tutti, il fatto che nella band non aveva alla batteria il batterista che accompagnerà il gruppo negli anni a venire, ovvero Tré Cool. Ma questo forse è solo un dettaglio perché il primo disco dei Green Day 39 / Smooth deve essere spiegato con attenzione perché, di fatto, ha dato vita a una delle band pop – rock e punkrock più famose dagli anni Novanta a oggi.

La copertina con le firme del frontman e del batterista

Il primo album della band di Billie Joe Armstrong inserisce praticamente tutta la summa musicale e artistica della prima fase dei Green Day. Tra le altre cose, anche la copertina esprime il mondo del primissimi Green Day. Quest’ultima presenta le parti testuali scritte dal frontman del gruppo e dal batterista John Kiffmeyer, oltre che del manager della casa discografica della band, la Lookout. In qualche modo i Green Day rimarranno sempre legati, in modo affettivo chiaramente, alla loro casa discografica degli esordi che li lanciò nel mondo (nonostante il gruppo cambiò e si lega alla Reprise Records).

La pubblicazione dei vinili e l’assenza di un singolo

39 / Smooth non venne pubblicato dopo un singolo promozionale. La band infatti pensò che nessun brano era meritevole di essere un singolo ma non perché ci fossero delle canzoni brutte. Semplicemente non era la scelta giusta isolare un singolo e buttarlo fuori a forza per provare a vendere l’album. Ciò che però è importante dire, soprattutto per i collezionisti e per i fan più accaniti dei Green Day, è che il disco venne rilasciato in vinile. Ma non solo, le prima copie erano in vinile nero ed erano 800 ma poi vennero stampate altre 800 copie in vinile verde.

Pochissime copie vendute ma…

Come sapranno sicuramente gli appassionati del punk, molti album d’esordio hanno avuto scarso successo in termini di vendite. Ovviamente non si tratta di un fenomeno che riguarda tutti i gruppi punk, affatto, ma spesso si verifica. In questo caso, il disco vendette pochissimo il primo anno, circa 3mila copie (qualcuno dice che in realtà erano anche meno di 3000). Pensate se un gruppo legato a una grande major discografica avesse venduto solamente 3mila copie, sarebbe stato un fallimento incredibile. Ma per una piccola casa discografica allo stadio iniziale ed embrionale i numeri in questione non erano bassi. Quando poi venne fatto uscire Dookie (album dei Green Day distribuito da una major), le vendite del primo LP dei Green Day superarono le 55mila copie.

La critica

Il disco quindi ha di fatto creato i Green Day degli esordi ma come la prese la critica specializzata? Beh, il disco non venne giudicato in modo negativo. Forse era un disco grezzo, magari non era neanche stato registrato in maniera ottima, ma quello era punk. A volte per capire il successo di grandi band bisogna fare qualche passo indietro e andare nel passato.

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