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Guns N’ Roses, Slash: “Il mio litigio con Axl Rose per Michael Jackson? Vi racconto la verità”

Di recente sono diverse le voci che si sono moltiplicate circa il passato dei Guns n’ Roses, che per lungo tempo hanno attraversato fasi di crisi e di litigio da parte dei loro stessi membri. A parlare e a scatenare un nuovo conflitto è stato Doug Goldstein, ex manager dei Guns n’ Roses che ha cercato di spiegare quale fosse la reale motivazione del litigio che era avvenuto tra Axl Rose e Slash. In particolar modo, il manager della band hard rock statunitense aveva spiegato che questo litigio stesso era avvenuto a causa di Michael Jackson, e di quella volontà di collaborazione con il Re del Pop da parte di Slash. Axl Rose, che aveva cercato di perdonare ogni eccesso a Slash, non poteva assolutamente sopportare quella volontà di collaborazione con Michael Jackson, secondo quanto dichiarato dallo stesso ex manager dei Guns n’ Roses, dal momento che lo stesso cantante e leader dei Guns n’ Roses da piccolo era stato molestato dal padre. Per questo motivo, Slash ha ritenuto opportuno intervenire direttamente nella questione, chiarendo come tutte quelle che sono state le dichiarazioni del manager siano in realtà false, offrendo una sua versione specifica dei fatti.

Le dichiarazioni di Doug Goldstein, ex manager dei Guns N’ Roses

Prima di prendere in considerazione la smentita di Slash, occorre sottolineare quali siano state le dichiarazioni di Doug Dolgstein, ex manager dei Guns N’ Roses che ha parlato di quale sia stato il reale motivo che hanno determinato il litigio tra Axl Rose e Slash: “Pensava che Slash lo avrebbe supportato e che fosse stato dalla sua parte contro ogni tipo di abuso: dal punto di vista di Axl il problema è stata la scelta di esibirsi insieme ad una persona che in quel momento era sotto giudizio per lo stesso motivo. Avrebbe ignorato i problemi di droga e di alcol ma non sarebbe mai riuscito a passare sopra a questa cosa”.

La smentita di Slash sul litigio con Axl Rose

Slash, a seguito di quelle che ha definito come illazioni da parte di Doug Goldsten, ha cercato di offrire una versione dei fatti rinnovata, basata sulla verità e non sulle dichiarazioni dell’ex manager dei Gun N’ Roses, che cerca di evitare quanto più possibile a causa del suo comportamento. Nello specifico, il chitarrista ha spiegato: “Ho sentito tantissime cose su questa intervista e posso dire che non c’è neanche un fondo di verità. Del resto la band è rimasta insieme per tantissimo tempo dopo quell’episodio. E’ stata una cosa senza importanza. Se anche qualcuno si era arrabbiato è passata via qualche giorno dopo. Quindi penso che la mia collaborazione con Michael Jackson non abbia niente a che fare con la fine dei Guns N’ Roses. Posso anche dire che cerco sempre di evitare di leggere o ascoltare qualsiasi cosa dice quest’uomo, cerco sempre di evitarlo. E’ l’unico modo in cui riesco a rimanere sano”.

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