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I brani Rock più sottovalutati degli anni 2000

Gli anni 2000 sono stati un periodo rivoluzionario per il mondo della musica, ma non particolarmente per il Rock. L’alba del Terzo Millennio fece ben sperare i milioni di fan del genere che, dopo la rivoluzione sonica del Grunge e del Nu Metal al tramonto degli anni ’90, furono particolarmente ottimisti per l’anno entrante. I primi tempi videro il Nu Metal ancora in vetta alle classifiche con album ad opera di band come Slipknot e Linkin Park che, ad oggi, fanno parte dell’inestimabile patrimonio storico della musica contemporanea.

Il primo decennio dei 2000 rese i fan del Rock abbastanza pessimisti, ma gli anni ’10 del Terzo Millennio videro la rinascita di generi come il Pop Punk, il Post Grunge e l’Alternative Rock. Molti gruppi hanno consacrato il proprio nome all’eternità proprio in questo periodo; altri, però, sono rimasti nell’ombra dei massimi esponenti dei generi in cui avevano indirizzato la propria carriera.

Parliamo di band e artisti validissimi che, spesso, sono entrati negli annali del Rock per altre hit scardina classifiche. In questa classifica, abbiamo deciso di attribuire i giusti meriti ad alcuni di quelli che, secondo noi, sono brani di elevata caratura e che sono stati particolarmente sottovalutati dall’industria del Rock degli anni 2000.

5) Sum 41 – Motivation

L’8 maggio del 2001, i Sum 41 sancirono il loro straordinario debutto sulla scena musicale del Terzo Millennio. Il loro primo album, All Killer No Filler, regalò al mondo alcuni classici senza tempo come Fat Lip e In Too Deep. Ciò nonostante, il successo di questi brani tese a mettere in ombra l’inno ricco di adrenalina che è Motivation.

4) Taproot – Lost In The Woods

I Taproot non hanno mai goduto di grandissimo successo, nonostante i loro brani presentassero un lirismo straordinario. Lost In The Woods è un brano proveniente dal disco del 2005 Blue-Sky Research. La canzone vide il contributo della penna di una leggenda del Rock per il testo, il leader degli Smashing Pumpkins, Billy Corgan. La canzone cattura un’istantanea struggente su un uomo che affronta la perdita di una persona amata. Lost In The Woods raccoglie le speranze del protagonista che, pur auspicando per il meglio, tende a prepararsi al peggio. La traccia, merita sicuramente di essere ascoltata con una certa concentrazione, essendo uno dei brani Rock più sottovalutati degli anni 2000.

3) Simple Plan – I’ll Do Anything

Per quanto difficile possa essere classificare una delle canzoni che compongono il formidabile album del 2003 dei Simple Plan, No Pads, No Helmets… Just Balls, come sottovalutata; la traccia che apre il disco è stata spesso messa in ombra dalle hit assolute del gruppo come Perfect o I’m Just A Kid. I’ll Do Anything, però, oggi risuona come un inno alla nostalgia meraviglioso, capace di riportare alla mente di chiunque i migliori ricordi dell’adolescenza nei primi anni del 2000.

2) Breaking Benjamin – Sugarcoat

La carriera dei Breaking Benjamin è stata osteggiata in via irrimediabile dalle innumerevoli controverse che hanno visto i membri del gruppo come protagonisti. Ciò nonostante, la band ha saputo regalare al mondo alcuni brani particolarmente evocativi come So Cold e The Diary Of Jane. Sugarcoat, però, presenta una vena lirica tagliente dal sapore agrodolce. La trama di Sugarcoat si sviluppa in funzione dell’idealizzazione del protagonista riguardo una persona da cui rimane ammaliato. Sugarcoat è una canzone meravigliosa e, sicuramente, uno dei brani più sottovalutati degli anni 2000.

1) Three Days Grace – Riot

I Three Days Grace rappresentano una vera e propria istituzione sulla scena Metal degli ultimi tempi. La band ha avvicinato moltissimi giovani al genere attraverso un sound fresco ed una forte empatia nei testi. Riot è un inno alla ribellione, aggressivo e travolgente che, ad oggi, è capace di riportare alla mente i ricordi migliori dei fan più sfegatati della band e del genere a cui hanno consacrato la loro opera.

 

 

 

 

 

 

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