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Iggy Pop, perché “Lust for Life” è l’album rock più importante degli anni Settanta?

“Io e David eravamo decisi a registrare quell’album in maniera molto veloce, cosa che facemmo, mixaggio compreso, in appena otto giorni. Dato che l’avevamo fatto così velocemente, ci avanzarono un sacco di soldi, che ci siamo divisi i soldi”. Queste erano state le parole di Iggy Pop riguardo il suo album più famoso, ovvero “Lust for Life”. Ma perché “Lust for Life” è l’album rock più importante degli anni Settanta? È un’affermazione forte, forse è meglio dire che è uno dei dischi rock più importanti, ma i motivi che usiamo per difendere la nostra idea sono particolari.

La collaborazione con David Bowie

Lust For Life è uscito sulla scia del primo disco post-Stooges di Iggy Pop, The Idiot. L’album è nato di collaborazione con David Bowie (che aveva precedentemente mixato l’ultimo album degli Stooges, Raw Power) ed è stato fortemente influenzato dalla cultura berline. Entrambi i musicisti vivevano a Berlino in quel periodo per disintossicarsi dalle loro pesanti dipendenze da sostanze stupefacenti. I due, Iggy Pop e David Bowie, già grandi amici, aveva voglia di sperimentare e Bowie decise di dare una grossa mano a Iggy Pop per fare un disco come Dio comanda.

Le registrazioni del disco

Pensate che le registrazioni per Lust for Life iniziarono ad aprile e terminarono a giugno del 1977. L’album poi uscì sugli scaffali il 9 settembre 1977. Non erano passati nemmeno sei mesi dall’uscita di The Idiot e c’era già sul mercato un nuovo disco rock di Iggy. Durante questo periodo, Iggy aveva pure realizzato un terzo album, Kill City, una sorta di album demo che aveva registrato nel 1975 ma non convinceva troppo l’Iguana. È chiaro che questo disco è davvero importante perché vede Iggy Pop tornare al rock n’roll, abbandonando temporaneamente le atmosfere sperimentali del precedente disco, con grandissimo smalto.

La vena creativa

Tra le cose particolari, sappiamo che Bowie aveva composto la maggior parte dei pezzi usando solo un piccolo ukulele. Pensate che il celebre riff di “Lust for Life”, canzone omonima del disco, fu ispirato dal codice Morse che si sente all’American Forces Network News a Berlino. Il testo della canzone fanno riferimento a tutti gli striptease, le droghe e i vari aneddoti “stupefacenti” che compongono il romanzo dello scrittore beat William S. Burroughs dal titolo The Ticket That Exploded. Molti testi del disco vennero quasi improvvisati, come era solito fare anche David Bowie (e lo fece alla grande nel disco Heroes).

The Passenger e Jim Morrison

Inutile dire che il disco fu un grandissimo successo e ancora oggi è veramente apprezzato dal panorama rock. La canzone più famosa è ovviamente “The Passenger”, basata su una poesia di Jim Morrison dalla sua raccolta chiamata “The Lords / Notes on Visions”. In sostanza, si tratta di una sorta di omaggio al Re Lucertola ma dietro il pezzo c’è un altro aneddoto. Pare che la canzone nacque da quella volta che Iggy Pop usò un fucile da caccia nell’auto di David Bowie, dal momento che Iggy era senza patente. Ecco perché, secondo noi, “Lust for Life” è l’album rock più importante degli anni Settanta

 

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