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John Lennon: negata per l’undicesima volta la libertà vigilata al suo assassino

John Lennon è una delle rock star più amate di sempre. Apprezzato sia come membro di quella che è probabilmente la band più influente di sempre, ovvero sia i Beatles, sia come solista, nel corso degli anni è stato capace di attraversare differenti stili. Oltre che per le opere che ha portato a termine in vita, conquistando enorme consenso sia presso il pubblico che la critica, è tristemente noto anche per la sua tragica morte. Il ragazzo di Liverpool venne infatti assassinato l’8 Dicembre 1980 a New York, da un ragazzo allora venticinquenne di nome Mark David Chapman.

John Lennon ucciso 40 anni fa

Chapman richiamò l’attenzione dell’ex membro dei Beatles con un semplice: “Hey, Mr. Lennon”, per poi esplodere contro il musicista cinque colpi di pistola, quattro dei quali quattro andarono a segno. L’assassino ammise la responsabilità dell’omicidio, venendo così immediatamente arrestato e successivamente condannato. Fino ad oggi è rimasto dietro le sbarre ed a quanto pare il suo futuro non è destinato a cambiare. Qualche giorno fa difatti gli è stata negata per l’undicesima volta la libertà vigilata.

Chapman è “incompatibile con benessere e sicurezza”

Infatti, come confermato da un rappresentante della commissione per la libertà vigilata dello stato di New York, Chapman rimarrà dietro le sbarre almeno per altri due anni. Sarà dopo questo lasso di tempo che il ragazzo, ormai uomo, che quarant’anni fa uccise John Lennon, potrà richiedere un’altra udienza con il Consiglio. Verosimilmente ciò accadrà nell’agosto 2022. L’ultima volta che le sue richieste furono rifiutate, risale a due anni fa, nel 2018. In quel caso il Consiglio giudicò il detenuto “incompatibile con il benessere e la sicurezza della società.”.

Le raccolte firme contro la scarcerazione

Quest’anno la motivazione per cui Chapman non è stato liberato deve ancora essere indicata. La prima volta che fu per lui possibile avanzare la richiesta di libertà vigilata risale al 2000. In udienze precedenti, ha raccontato come stava ancora ricevendo lettere angosciate sul dolore che ha causato uccidendo un musicista così tanto amato. Nel corso degli anni comunque numerose associazioni hanno promosso raccolte firme ed azioni contro la scarcerazione dell’assassino. Quest’ultimo, per sua stessa ammissione, uccise John Lennon per sete di notorietà, rimanendo a leggere il romanzo “The Catcher In The Rye” di J.D. Salinger sulla scena del delitto.

John Lennon: difficilmente il suo assassino sarà liberato

Il tutto è quindi mandato tra due anni, ma onestamente è molto poco probabile, dopo che già per ben undici anni le richieste di Mark David Chapman sono state rifiutate. Inoltre è facile immaginare quanta indignazione provocherebbe la liberazione di un personaggio del genere, capace di uccidere John Lennon, una delle rock star più amate di sempre, anche a distanza di quarant’anni dal tragico evento che ebbe luogo a New York.

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