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La meravigliosa storia di Arnold Layne, la prima canzone realizzata dai Pink Floyd

La storia di Pink Floyd è ricca di veri e propri capolavori che sono stati realizzati nel corso della carriera della band britannica: si pensi ai pezzi presenti all’interno di The Dark Side of the Moon, The Wall e Wish You Were Here. Dal momento che, però, questi grandi capolavori non sono nati dal niente, vale la pena considerare anche tutto ciò che è stato realizzato nei primi anni della band, quando il leader ideologico e artistico era ancora Syd Barrett che “imponeva” un certo tipo di interpretazione della musica agli altri componenti della band stessa: vogliamo raccontarvi proprio di quegli anni, attraverso il primo grande è meraviglioso singolo che è stato realizzato dalla formazione Britannica, Arnold Layne. Vi raccontiamo la sua incredibile storia.

La storia di Arnold Layne, il primo singolo dei Pink Floyd

Nel 1967 i Pink Floyd erano tutt’altro che la band che poi è arrivata al successo planetario: trattasi di quattro giovani che avevano tutti poco più che 20 anni e erano celebri soltanto all’interno del loro piccolo contesto di riferimento, I piccoli locali di Londra Dove registravano i loro singoli o si esibivano di fronte ad un pubblico poco numeroso: tra questi locali c’era anche l’UFO Club, all’interno del quale i Pink Floyd iniziarono la loro carriera discografica.

Nel mercato musicale, però, i Pink Floyd iniziano ad emergere già da un anno prima, nel 1966, all’interno del quale collaborarono insieme ai manager Peter Jenner e Andrew King, portando alla realizzazione del primo grande singolo Arnold Layne, che fu distribuito a partire dal 10 marzo del 1967. Singolo successivo sarà, poi, il più conosciuto See Emily Play che verrà pubblicato nel giugno dello stesso anno.

Il primo singolo della formazione britannica riprende il suo titolo da un travestito che aveva, come strano hobby, quello di rubare abiti da donna e indumenti intimi dalle linee di abbigliamento di tutta Londra e dai negozi adibiti al e alla stiratura degli stessi punto nel corso degli anni il dibattito circa la vera persona di Arnold Layne è stato risolto con diverse dichiarazioni volte a dimostrare, effettivamente, la sua esistenza. Bassi citare A proposito le dichiarazioni di Roger Waters: «Mia madre è quella di Syd tenevano a pensione delle studentesse perché di vicino c’era un collegio femminile, e c’erano perennemente mutandine e reggiseni stesi ad asciugare fuori dalla finestra… e “Arnold” o Chiunque fosse, li rubava dalla corda del bucato».

La distribuzione e l’accoglienza del singolo

Il debutto discografico dei Pink Floyd non è stato certamente uno dei migliori, dal momento che – a seguito del rilascio avvenuto nel 10 marzo del 1967 nel Regno Unito – il brano è stato soggetto a grosse polemiche e censure da parte dello stesso paese, a causa del suo contenuto piuttosto ambiguo.

Per il suo contenuto, il brano è stato censurato dal mercato discografico britannico, che teneva che sotto un testo apparentemente composto di note e parole soavi, si nascondesse un messaggio di celata pedofilia. Radio London fu la prima a censurare il testo stesso, che comunque non ebbe un insuccesso così come si potrebbe pensare: in effetti il brano non ha mai raggiunto il numero 20 nella classifica dei singoli del Regno Unito, ma avuto un discreto successo che inizio a far circolare il nome dei Pink Floyd all’interno del contesto londinese di riferimento.

Più tardi negli anni, nel 1983, il singolo è stato inserito all’interno di Works, una raccolta di compilation realizzata dagli stessi Pink Floyd e nel 2001, all’interno di Echoes, la più grande raccolta che sia stata realizzata dalla band Britannica. In definitiva, Arnold Layne è un brano che ha vissuto una storia piuttosto particolare, sicuramente non di quelle auspicate per l’inizio della carriera di ogni formazione: a vedere, però, il successo che avranno i Pink Floyd successivamente negli anni, si può dire che non sia stato così tanto negativo come si potrebbe pensare.

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