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La storia del primo incontro tra Brian May e Freddie Mercury

Tutti sanno del grande successo che hanno ottenuto i Queen nella loro carriera, pur partendo da basi che non sembrarono essere certamente floride e che, per qualche istante, fecero pensare ai membri della formazione britannica di abbandonare questo percorso musicale. Alla fine, come si spera sia sempre, il talento e il merito della band sono stati premiati dal mercato discografico, che è riuscito a restituire – tramite successo e certificazioni – tutto ciò che la formazione britannica ha dato alla storia della musica. Tornando indietro nel tempo, alle origini dei Queen, vogliamo parlarvi della storia del primo incontro tra Brian May e Freddie Mercury, raccontato proprio dal primo.

Il primo incontro tra Brian May e Freddie Mercury

In merito al primo incontro con Freddie Mercury, Brian May ha deciso di rilasciare importanti dichiarazioni, nel giorno di quello che sarebbe stato il 65esimo compleanno del suo amico e compagno di band, morto tragicamente il 24 novembre del 1991.

Ciò è quanto è stato dichiarato da Brian May in merito al primo incontro con Freddie Mercury: “Sono stato presentato per la prima volta a Freddie Mercury, un giovane paradossalmente timido ma sgargiante, di lato al palco di uno dei nostri primi concerti. Mi disse che era entusiasta del modo in cui suonavamo, che aveva delle idea e che sapeva cantare! Non sono sicuro che noi lo avessimo preso seriamente, ma aveva l’aria di qualcuno che sapeva di avere ragione. Era un dandy fragile ma stimolante, con sogni apparentemente impossibile e uno scintillio magico negli occhi.”

Le dichiarazioni di Brian May su Freddie Mercury

Il chitarrista della band non si è limitato soltanto a parlare del primo incontro avvenuto con il leader dei Queen, ma ha sottolineato anche tanto altro. In particolare, Brian May ha parlato del carattere del britannico e del suo modo di intendere la musica. Ciò è quanto ha dichiarato nel dettaglio: “Freddie era pienamente concentrato, non permetteva mai a niente o a nessuno di intromettersi nella sua visione del futuro. Era un autentico spirito libero. Non ce ne sono più molti così a questo mondo. Per diventarlo, devi essere, come Freddie, impavido, senza timore di scombinare i piani di qualcun altro. Creare con Freddie era sempre stimolante al massimo. Era audace, percepiva sempre un modo per uscire dagli schemi.”

Il ricordo del chitarrista dei Queen, avvenuto nel giorno di quello che sarebbe stato il 65esimo compleanno di Freddie Mercury, nel 2011, è stato particolarmente importante. Queste sono state le parole del britannico: “Freddie avrebbe avuto 65 anni quest’anno, e anche se non è qui fisicamente, la sua presenza sembra più potente che mai. Freddie faceva in modo che l’ultima persona nella fila più in fondo dello stadio si sentisse coinvolto. Ha vissuto la vita appieno. Ha divorato la vita. Ha celebrato ogni minuto. E, come una grande cometa, ha lasciato una scia luminosa che risplenderà per le generazioni a venire. Buon compleanno Freddie!”

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