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La storia della morte di Cliff Burton e dell’album dedicatogli dai Metallica

Dal 1982 al 1986 i Metallica ebbero la fortuna di avere un bassista di grandissimo livello. Era Cliff Burton. Come saprete, il bassista non lasciò la band per un desiderio di ego smisurato (come Tommaso Paradiso). I motivi furono ben più seri perché morì il 27 settembre 1986. Vediamo come.

Antefatti

Quando si pensa alla morte di una rockstar, si pensa sempre che sia morta per overdose (alcol o droga) o per suicidio. Non è stato questo il caso, perché Burton morì per l’errore di un’altra persona. Partiamo da prima: l’86 era stato un grande anno per i Metallica. Avevano pubblicato Master of Puppets, c’era stato un lungo tour negli USA con Ozzy Osbourne ed era ora del tour in Europa.

Il 26 settembre si esibirono a Stoccolma. Ovviamente fu un grande successo. Ma non erano ancora arrivate notizie negative. Durante la notte del 27 settembre 1986, Cliff Burton e Kirk Hammett si giocarono il posto nel letto a castello del bus. Burton vinse e si aggiudicò il posto vicino al finestrino. Nessuno poteva sapere che quella scelta sarebbe stata decisiva per la vita di Cliff.

L’incidente

Durante la notte l’autista del bus perse il controllo del mezzo. Ci furono molte teorie, a causa di un appisolamento, o a causa di una lastra di ghiaccio, oppure perché l’autista era ubriaco. Il bus si ribaltò nell’erba ma sembravano tutti indenni. Mancava solo Cliff. Lo trovarono morto, il suo corpo era uscito dal mezzo e aveva sfondato la vetrata vicino al letto. Il bus lo aveva schiacciato. A nulla valsero i soccorsi.

Pochi giorni dopo, il corpo venne portato a Castro Valley e il 7 ottobre venne celebrato il funerale. I Metallica decisero di fermarsi, in attesa sul da farsi. I familiari di Burton però, in memoria di Cliff, li intimarono di continuare a suonare.

L’album tributo

i Metallica pubblicarono due anni dopo …And Justice for All, dedicandolo interamente all’ex bassista. La traccia To Live Is to Die venne in particolare modo intitolata a Cliff Burton in quanto aveva una parte musicale creata proprio dal bassista. L’ex bassista scrisse il verso “When a man lies, he murders some part of the world” (Quando un uomo mente, uccide una qualche parte del mondo), citazione dal film Excalibur.

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