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La volta che rubarono ai Pink Floyd 40.000 dollari di strumentazione

Purtroppo successe davvero. C’è stato qualcuno che ebbe il coraggio di rubare l’intera strumentazione della grandiosa band di The Dark Side of The Moon. Probabilmente se fosse stato colto in flagrante oltre che essere ovviamente arrestato sarebbe stato picchiato a sangue da molti fan dei Pink Floyd.

La strumetazione comprendeva anche la black strat di Gilmour

Era la metà di maggio 1970 e i Pink Floyd stavano arrivando verso la fine di un breve tour negli Stati Uniti. Dovevano suonare al The Warehouse di New Orleans il 15 e 16 maggio. Lo spettacolo del 16 maggio si è rivelato l’ultimo concerto di questo tour perché quando la band dopo il concerto si recò in hotel per riposarsi, L’intera strumentazione del gruppo fu rubata per un valore di $ 40.000, portando il tour a una brusca frenata.

Alcune delle apparecchiature rubate includevano 4 chitarre (tra cui la Black Strat originale di David Gilmour che aveva acquistato solo poche settimane prima da Manny’s a New York) un organo elettrico, un sistema audio da 4000 watt, di cui 12 casse acustiche, 5 echo italiane , un mucchio di microfoni, due batterie e chilometri di cavi.

Ancora sconosciuti il movente e il colpevole

Purtroppo non sappiamo come sia andata realmente a finire. Non sappiamo se la strumentazione sia stata recuperata, sia andata distrutta e soprattutto ancora oggi non si sa chi sia stato il folle che ha avuto il coraggio di compiere un gesto di tale portata.

Ovviamente nel 1970 i Pink Floyd ancora non avevano raggiunto la fama e il successo che avrebbero conquistato successivamente con The Dark Side Of The Moon, ma erano già un gruppo di successo con alle spalle album della portata di Ummagamma e nell’ottobre dello stesso anno sarebbe uscito Atom Heart Mother.  Probabilmente il gruppo fu costretto a interrompere bruscamente il tour negli Stati Uniti che avevano, tra l’altro, quasi terminato.

 

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