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Le 5 cover hard rock peggiori di ogni epoca

Non è facile per nessuna band realizzare la cover di una canzone di grande successo. Rendere giustizia ai grandi classici della musica è un obiettivo che richiede tanta attenzione e cura ai dettagli. Di seguito, vi mostriamo cinque cover hard rock che non hanno convinto né i fan, né gli addetti ai lavori. D’altronde, ci vuole una certa arte anche nel rovinare canzoni straordinarie, introducendo soluzioni tecniche che non piacciono proprio a nessuno. Eccole nei paragrafi seguenti.

1. Judas Priest – Johnny B. Goode

Partiamo da un autentico classico della musica in tutte le sue forme, Johnny B. Goode di Chuck Berry. Si tratta di una canzone in grado di cogliere la pura essenza del rock ‘n’ roll in poco più di due minuti. La cover hard rock dei Judas Priest non resta proprio impressa nella memoria di chi l’ascolta. Le urla di Rob Halford non riescono a colpire la gente, dato che risulta difficile comprendere cosa stia dicendo. Povero Chuck Berry.

2. Puddle of Mudd – About a Girl

Nel vasto ambito dell’alternative metal con sfumature post-grunge, i Puddle of Mudd hanno contribuito al suo male assoluto. Dopo i Nirvana, a parte Foo Fighters, nel loro genere c’è stato ben poco. La cover di About a Girl è un vero e proprio disastro secondo la maggior parte degli addetti ai lavori. Certo, la versione originale non è proprio eccezionale a causa della voce affaticata di Kurt Cobain, ma la cover è infinitamente peggio. Tante cover hanno deluso, ma questa sembra superarle tutte o quasi.

3. Pat Boone – In a Metal Mood: No More Mr. Nice Guy (album)

In questo caso, non stiamo parlando di un singolo, ma di un intero album di cover hard rockPat Boone ha avuto la capacità di non azzeccarne nessuna in questo lavoro. Il crooner si è cimentato nella distruzione di brani del calibro di Smoke on the WaterEnter SandmanThe Wind Cries Mary e addirittura Stairway to Heaven. Mettere sotto sopra i Deep Purple, i Metallica e i Led Zeppelin nello stesso disco può essere una vera e propria impresa, specialmente con un jazz fatto molto male.

4. Alice Cooper – Sun Arise

Verso la fine degli anni ’70, Alice Cooper ha realizzato una cover davvero sorprendente, ma non in senso positivo. Per carità, l’album Love it to Death è potente e meritevole, ma la cover di Sun Arise di Rolf Harris è davvero folle. È ancora più strano pensare che il rocker abbia inserito una canzone dedicata al sorgere del sole all’interno di un album incentrato sull’oscurità, ma lui è sempre stato molto teatrale. Lo ha dimostrato anche nelle sue pecche.

5. U2 – Happiness is a Warm Gun

Concludiamo con questo omaggio degli U2 nei confronti dei Beatles. La cover hard rock di Happiness is a Warm Gun ha fatto in modo che numerosi fan abbandonassero la nave della band irlandese. Bono si cimentò in questa versione con tanto impegno, ma il risultato è stato caratterizzato da una serie infinita di rumori elettrici poco apprezzati. Sarebbe stato meglio evitare.

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