R3M

Le cinque migliori esibizioni rock di basso di tutti i tempi

E’ inutile negarlo: la cultura comune porta, anche dal punto di vista musicale, ad esaltare alcune entità tendendo ad oscurarne altre. Le grandi rockstar sono molto più visibili degli addetti ai lavori che lavorano per quelle rockstar stesse, così come il chitarrista scatenato è molto più vistoso di un bassista, per quanto talentuoso e fondamentale questo sia. Non si tratta di un’ingiustizia o di un errore: alcune personalità sono proprie dei riflettori, altre lavorano affinchè il prodotto sia perfetto senza l’esigenza di essere osannate. Vogliamo soffermarci sui bassisti, attraverso le cinque migliori esibizioni rock di basso di tutti i tempi. 

John Paul Jones in The Lemon Song (Led Zeppelin)

La prima tra le migliori esibizioni rock di basso di cui vogliamo parlarvi è, senza, dubbio, quella di John Paul Jones in The Lemon Song. Il bassista dei Led Zeppelin è stato fondamentale in un certo momento della carriera della formazione britannica, quando la band ha vissuto i suoi anni peggiori a causa di disastri personali, finanziari e non solo.

In questa canzone, più che dimostrare la sua importanza nell’unire una formazione che sembrava sull’orlo del fallimento, è stato in grado di definire tutto il suo grande talento in un brano molto acclamato per le sonorità blues.

Cliff Burton in Anesthesia (Metallica)

Il grande e compianto batterista dei Metallica, Cliff Burton, non è certamente ricordato come un grande pilastro della formazione originaria della band statunitense per caso, ma il motivo è chiaro e assolutamente dimostrato in Anesthesia (Pulling Teeth). 

Il particolarissimo brano dei Metallica, inserito all’interno del disco di esordio Kill ‘Em All, consacrò Cliff Burton in modo definitivo nei cardini della formazione: l’assolo di basso presente nella canzone, infatti, fu il marchio di fabbrica del bassista della formazione.

John Myung in Metropolis Pt. 1 (Dream Theater)

Se parliamo di migliori esibizioni rock di basso di tutti i tempi non si può non considerare il grande ruolo delle band progressive, che fanno del talento e della sperimentazione musicale i propri cavalli di battaglia. E, ovviamente, se si parla di prog non considerare i Dream Theather sarebbe incredibile, oltre che ardito.

Che John Myung sia uno dei migliori con il proprio strumento non è assolutamente un mistero: Metropolis Pt. 1, brano realizzato da John Petrucci, lo dimostra senza nessun dubbio. 9.30 di assoluta qualità, consigliati per qualsiasi tipo di ascolto.

John Entwistle in My Generation (The Who)

Se My Generation è stata inserita al’11esimo posto nella classifica dei migliori 500 brani di tutti i tempi dal Rolling Stone c’è sicuramente un motivo. L’inno del movimento mod è passata alla storia, oltre che per l’orecchiabilità del brano (che l’ha reso celebre), anche e soprattutto per lo splendido assolo di basso realizzato da John Entwistle.

La difficoltà di un assolo del genere, coniugata alla bellezza del risultato finale di grande livello, hanno reso questo assolo di basso un prodotto unico nella storia della musica, più volte emulato dalle generazioni successive.

Tony Levin in Thela Hun Ginjeet (King Crimson)

L’ultima tra le migliori esibizioni rock di basso che vogliamo citarvi è quella di Tony Levin in Thela Hun Ginjeet. Levin e il basso sono sempre stati un qualcosa di unico e quasi indistinguibile, quasi come se lo strumento fosse un prolungamento del bassista stesso. Il secondo estratto dall’ottavo album in studio, Discipline, dei King Crimson, è passato alla storia per l’esibizione di Tony Levin.

Articoli correlati

Condividi