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Led Zeppelin: la storia del cantante che rifiutò di entrare nella band per un motivo incredibile

Come abbiamo speso sottolineato all’interno di numerose nostre pubblicazioni, la storia dei Led Zeppelin è ricca di elementi, storie e aneddoti particolari che meritano di essere sottolineati, al fine di avere un quadro complessivo della incredibile storia della band britannica capitanata da Jimmy Page e Robert Plant. Tra gli aneddoti che meritano di essere sottolineati più nello specifico c’è quello relativo alla storia del cantante che rifiutò di entrare nella band per un motivo incredibile. Parliamo di motivo incredibile dal momento in cui chiunque, nell’ambito della sua carriera, accetterebbe di far parte di una formazione storica come quella dei Led Zeppelin. Eppure, il cantante in questione, tale Terry Reid, rifiutò di entrare a far parte della band capitanata da Jimmy Page e Robert Plant. Vi parliamo della storia di questo celebre e emblematico rifiuto.

Chi è Terry Reid?

Nel prendere in considerazione la storia del celebre rifiuto di Terry Reid, che decise di non entrare a far parte dei Led Zeppelin in giovane età, vale la pena sottolineare, in primis, la storia e la carriera del cantante e chitarrista britannico rock, noto per la sua voce che, così come i contemporanei Paul Rodgers e Rod Stewart, ha da sempre caratterizzato un vero e proprio marchio di fabbrica della sua carriera. Terry Reid ha iniziato a dedicarsi alla musica fin da subito, raggiungendo i Rolling Stones in tour già all’età di 15 anni ed accompagnando Mick Jagger, Keith Richards e gli altri membri della band in periodo di giovanissima età, a seguito dei successi della stessa band britannica.

Fu in quell’occasione che i Led Zeppelin notarono il giovane e promettente talento, che sarebbe stato piuttosto importante all’interno degli ordini e della lineup dei Led Zeppelin, sia a causa di una voce che certamente lo distingueva da tutti gli altri cantanti presenti nel panorama rock contemporaneo, sia per un atteggiamento sul palco che risultava essere tutt’altro che alieno a quelle che erano le determinazioni fondamentali all’interno della musica rock. Insomma, per una formazione che si apprestava a nascere e che si stava strutturando attraverso la ricerca di musicisti specifici, quella di Terry Reid poteva essere una scelta piuttosto emblematica e importante, dal momento che avrebbe sicuramente fatto comodo un cantante con la sua voce e con il suo atteggiamento.

Il rifiuto di Terry Reid ai Led Zeppelin

Fu proprio nell’ottica degli anni in gioventù che Terry Reid rifiutò la incredibile proposta che gli era stata fatta dall’allora Yardbirds Jimmy Page, che ebbe modo di ascoltare la sua voce e soprattutto di rapportarsi alla sua musica. Messosi in contatto con il cantautore, il chitarrista dei futuri Led Zeppelin chiese a Terry Reid di diventare il cantante di una neonata band, i New Yardbirds, che secondo le dichiarazioni di Jimmy Page aveva tutte le carte in regola per diventare celebre all’interno del mercato discografico e mondiale. Per quanto le dichiarazioni di Jimmy Page fossero supportate da una presa visione della realtà che sicuramente non andò incontro all’errore o alla sopravvalutazione, Terry Reid non poteva certamente fidarsi al 100% di quelle parole, ed essendo impegnato con i Rolling Stones, che intanto avevano già ottenuto diversi successi, la sua scelta non poté che protendere verso i secondi.

Oltretutto, il cantante era impegnato anche da contratto con la band di Mick Jagger e Keith Richards, dunque aveva degli obblighi contrattuali da rispettare e che lo portavano ad essere vicino alla formazione britannica. Per questo motivo, Terry Reid accettò sì la proposta dei futuri Led Zeppelin, ma a condizione che questi stessi avessero pagato la penale stabilità dal contratto con i Rolling Stones, e relativa alla cessione delle prestazioni del cantante e chitarrista britannico. Ciò non avvenne, dal momento che Jimmy Page si rifiutò di cedere a questa sterile provocazione da parte di Terry Reid, e il finale di questa storia lo conosciamo benissimo.

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