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Led Zeppelin, la storia dell’album “Led Zeppelin IV” che cambiò per sempre il rock

Parliamo dei Led Zeppelin e torniamo indietro nel tempo per rivedere la storia di quell’album senza nome che cambiò il rock. Quel disco era Led Zeppelin IV e la band era veramente giovanissima. Il gruppo sentiva che l’atmosfera di lavoro per questo album era piuttosto particolare in quanto decisero di lavorare in un ambiente nuovo per loro. Loro vivevano in una villa in rovina in campagna ma ciò non piacque a tutti. Il bassista John Paul Jones disse che era tutto molto freddo e umido, non c’erano pub tavoli da biliardo, era veramente noioso. Ma a quanto pare ciò che uscì fuori non fu proprio una cosa da buttare.

Il nome del disco

Al tempo il gruppo poteva praticamente fare tutto ciò che voleva. Il gruppo sapeva che qualsiasi cosa avrebbe fatto sarebbe stato incredibile. Il disco uscì nel 1971 e di fatto non ha un titolo ufficiale. Il disco venne idealmente chiamato “Led Zeppelin IV” e cambiò per sempre il rock dell’epoca (e non solo). Il disco viene anche chiamato con una dicitura particolare realizzata con quattro simboli (che copiamo direttamente perché non esistono i caratteri delle tastiere) ovvero Zoso.svg. Per comodità il disco venne chiamato Led Zeppelin IV e il disco ebbe straordinario successo e vendette 23 milioni di copie negli Stati Uniti e quasi 36 milioni di copie nel mondo.

Le idee in campagna

Giusto due numeretti da niente eh? Mica tanto, chiaramente. Per questo disco il gruppo aveva già nel cassetto alcune idee e cover, tra cui due brani semiacustici e un pezzo influenzato da Neil Young. Al tempo la band chiese una mano ai Rolling Stones per capire come trovare le giuste idee. All’inizio il gruppo di Jimmy Page aveva registrato qualche brano agli Island Studios ma aveva bisogno di fare qualcosa di più. Decisero così di isolarsi dal ondo esterno, di metterci qualche sostanza stupefacente in meno, aggiungendoci coca cola, sidro e cose del genere. Un giorno pensate che il gruppo, evidentemente annoiato, si divertì a sparare nei boschi ai vari scoiattoli. La band poi si innamorò di un Labrador nero molto simpatico che vagava per quelle campagne.

I pezzi

Da quel disco i pezzi veramente celebri furono moltissimi. Tra questi c’era ovviamente Stairway to Heaven che pensate non venne neanche pubblicato come singolo. Evidentemente questa scelta fu davvero molto fortunata perché il pezzo è incredibile e di gran successo, pur non essendo un singolo. Trovatela voi una band che può permettere di non lanciare come singolo un brano del genere. Gli altri brani veramente famosi erano Black Dog (ispirati dal Labrador nero che la band amava), Rock n’Roll, When the Levee Breaks e The Battle of Evermore. 

Un successo enorme

I Led Zeppelin stavano psicologicamente benissimo e decisero in qualche pezzo di improvvisare, tanta era la fiducia. Inutile dire che i Led Zeppelin avevano già capito che quello sarebbe stato un disco incredibile. Come già era successo per il disco Led Zeppelin III, la band spostandosi nella vitta di campagna di stampo vittoriano di Headley Grange fece veramente il colpo grosso.

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