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Led Zeppelin, ecco perché Robert Plant disse no alla reunion nel 2007

Sono passati tanti anni eppure i fan dei Led Zeppelin ancora non riescono a darsi una spiegazione. Il gruppo britannico, formatosi nel 1968 si sciolse nel 1980 dopo la morte del batterista, John Bonham. Da allora ci sono state varie reunion – 1985, 1988, 1990, 1995 e 2007. All’ultima, in ordine di tempo, mancava tuttavia un elemento fondamentale. Robert Plant si rifiutò categoricamente di fare una reunion con i Led Zeppelin. Perché?

Led Zeppelin, scioglimento e reunion

I Led Zeppelin sono stati uno dei gruppi più iconici e rivoluzionari del mondo del rock. Considerati dei veri e propri pionieri dell’hard rock. Il loro sound, che attinge dalle radici blues e folk, ha sconvolto il panorama musicale dell’epoca, influenzando sensibilmente tutti i gruppi che sono venuti dopo di loro. I Led Zeppelin hanno purtroppo visto la loro fine nel 1980 dopo la tragica morte del batterista John Bonham. In seguito allo scioglimento Jimmy Page e Robert Plant hanno avviato le proprie carriere soliste, riunendosi occasionalmente per eventi commemorativi o tributi.

Indubbiamente i Led Zeppelin sono uno dei gruppi che più ha innovato e stravolto il panorama musicale, cambiando radicalmente il modo di concepire la musica prima e dopo di loro. La loro poetica artistica, intrecciata a romanticismo e virtuosismo tecnico, attinge a piene mani dal sostrato folk, blues, rock e psichedelico che li circonda. La formazione ebbe vita relativamente breve, sciogliendosi dopo la morte di John Bonham. Il 25 Settembre 1980, poco prima di partire per un tour negli Stati Uniti, il batterista si presentò alle prove completamente ubriaco. Continuò a ingerire alcol per tutta la notte, finché qualcuno non lo mise a dormire. La mattina dopo fu trovato morto, soffocato con il proprio vomito.

Dopo la scomparsa di John Bonham gli altri componenti dei Led Zeppelin presero strade diverse. “Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico […] – scrissero in un comunicato stampa dopo la scomparsa del batterista – ci ha portato a decidere […] che non possiamo più continuare come eravamo (Led Zeppelin)”. Si sono riuniti solo in cinque occasioni. Nel 1985 in occasione del Live Aid. Tre anni dopo, nel 1988 per celebrare l’anniversario dell’Atlantic Records – con Jason Bonham, figlio di John, dietro la batteria. Ancora, nel 1990 in una cerimonia segreta per il matrimonio di Jason. Nel 1995 in occasione del loro ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame. E infine nel 2007, sempre con Jason Bonham, per un evento di beneficenza per la Ahmet Ertegun Foundation, alla O2 Arena di Londra.

Robert Plant e il rifiuto alla reunion del 2007: le parole di Jason Bonham

Nel 2007 i Led Zeppelin si sono riuniti per l’ultima volta a Londra. Un vero e proprio concerto della durata di 2 ore, contro i 30-40 minuti degli altri. Proprio in merito a quella reunion, Jason Bonham è stato recentemente intervistato e ha spiegato perché Robert Plant non si unì ai Led Zeppelin sul palco.

“Robert non voleva averci nulla a che fare” ha spiegato Jason Bonham. Robert Plant gli confidò che John Bonham era l’anima dei Led Zeppelin e che senza di lui non aveva senso andare avanti. Sono state innumerevoli le volte che Plant si è trovato a dover rispondere a quella scomoda e fatidica domanda: a quando il prossimo tour dei Led Zeppelin? “Sono la persona meno adatta per parlare dei Led Zeppelin. John Bonham è morto 38 anni fa, so solo questo. Questo è tutto. Fine della storia” dichiarò nel 2018. Jason Bonham ha quindi confermato che il pensiero di Robert Plant, negli anni, non è mai cambiato. Nonostante John Bonham abbia insegnato al figlio tutto ciò che sa sulla batteria e nonostante molti fan sperino di vedere i Led Zeppelin di nuovo sul palco, per Plant non esistono più i Led Zeppelin senza John.

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