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Leonard Cohen: ecco come trovò l’ispirazione per Hallelujah

Leonard Cohen è stato uno dei cantautori più celebri ed influenti nella storia della musica contemporanea. Nato a Montréal nel settembre del 1934, Leonard Cohen ha scolpito il suo nome nell’eternità attraverso pietre miliari dallo splendore etereo come Hallelujah. L’artista, meticoloso come pochi, è stato insignito di numerosi riconoscimenti per il suo approccio lirico straordinariamente emozionale; capace di conquistare i plausi di altri brillanti colleghi come Bob Dylan.

Leonard Cohen ha vissuto un’esistenza tormentata e, come ogni artista eterno, ha raggiunto lo status di leggenda attraverso la costante lotta contro i suoi demoni interiori, trasposta con estrema eleganza tra le note delle sue meravigliose canzoni. Di tutte, la più evocativa è, sicuramente, la sopracitata Hallelujah. Si tratta di un brano dallo splendore sconfinato che lo stesso Cohen impiegò diversi anni a scrivere. In quest’articolo, scopriremo il tormentato processo che ha portato il cantautore alla stesura del suo più grande capolavoro.

Il vero significato di Hallelujah di Leonard Cohen

Inclusa nell’album Various Postions del 1984, Cohen pubblicò Hallelujah come singolo in quell’anno dopo aver subìto numerose modifiche e reinterpretazioni, sia sotto l’aspetto lirico che sulla strumentale. Hallelujah fu il risultato di un processo compositivo complesso ed estenuante che Leonard Cohen affrontò con non poco struggimento. Il cantautore impiegò 5 anni per stendere la versione definitiva del brano, riproponendolo in chiave ogni volta diversa nei suoi live, riscuotendo il malcontento del pubblico nelle sue primissime forme.

Nel 2010, Hallelujah contava un totale di circa 200 cover registrate ufficialmente. Si tratta, del resto, di un capolavoro assoluto della musica moderna, dal fascino disarmante. Nel corso di un’intervista rilasciata all’Indipendent, l’autore rivelò che, il brano, racchiude diversi tipi di invocazioni e che, sia quelle perfette che quelle infrante, abbiano lo stesso valore intrinseco. Per Cohen, l’Hallelujah è una forma di desiderio di affermazione della vita. Pur non mancando di rimandi ai testi biblici, Hallelujah fu, per Cohen, un inno alla vita, tanto enigmatico quanto melancolico.

Come ogni vera poesia, Hallelujah di Leonard Cohen è una canzone poliedrica e madida di sfaccettature, tutte corrette ed intrise di straordinaria emozione. Che la si pensi come un grido d’amore nei confronti di una donna, o come un’ode alla vita, alle sue gioie e ad i suoi tormenti oppure ancora, che la si interpreti in via religiosa formale, Hallelujah è una canzone semplicemente splendida capace, ancora oggi, di echeggiare attraverso le generazioni, eludendo con grande eleganza l’inesorabilità del tempo. Pare chiaro che, un capolavoro del genere, riuscirà a commuovere ascoltatori di tutte le età anche a distanza di secoli.

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